Berlinguer a cento anni dalla sua nascita

Politica

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Il 25 maggio 1922,  ossia cento anni fa, nasceva a Sassari,  Enrico Berlinguer,  politico italiano, tra le figure più influenti e iconiche della cosiddetta Prima Repubblica. Prematuramente scomparso nel giugno 1984, a seguito di un malore che lo colse durante un memorabile comizio a Padova.

La sua storia politica è ampiamente nota. Il suo ruolo in quanto segretario del Partito Comunista Italiano, il più grande partito comunista occidentale all’epoca, fu cruciale per segnare gli avvenimenti sociali che il nostro Paese visse tra gli anni ’70 e gli anni ’80, tra Guerra fredda e eversione terroristica.

Ma il suo contributo allo studio e dello sviluppo della teoria marxista è ancora sottovalutato. Le posizioni di Berlinguer, basate su un’analisi critica della realtà storica e geopolitica del nostro Paese nel dopoguerra, comportarono aperture, dall’Eurocomunismo alla possibilità di un Compromesso storico con la DC,  mancato principalmente a causa dell’assassinio da parte delle BR di Aldo Moro, di cui a posteriori è stata riconosciuta la lungimiranza.

Enrico Berlinguer è stato in definitiva una figura significativa nella storia del Partito Comunista Italiano, ma non solo.  Fu soprattutto stimato per la sua onestà intellettuale e rettitudine anche dagli avversari politici, tra di essi Giorgio Almirante, leader storico del MSI, che si recò di persona a rendere omaggio alla sua salma nei giorni dei suoi funerali.

Si sente la mancanza di personalità di simile levatura nell’attuale classe politica italiana.

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