Brexit: la possibilità del “no deal” comincia a fare paura

Economia & Finanza

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di Francesco Ragni

LONDRA – “Deal or no deal? Parafrasando Shakespeare, questo è il dilemma che sta dominando l’agenda politica di questa fine estate britannica. Riuscirà il Regno Unito a siglare e approvare un accordo per il dopo-Brexit entro la fatidica data del 31 marzo 2019?”. È quanto si domanda Francesco Ragni, direttore del portale di informazione bilingue LondraItalia.com. “Mancano poco più di sette mesi”, scrive Ragni nel suo editoriale in prima pagina, “l’obiettivo sarebbe a portata di mano, ma le divisioni interne ai Tories lo rendono lontano, alimentando la paura che si arrivi all’ora x senza accordo.

Più passano i giorni e più l’opzione “no deal” appare, se non la più probabile, sicuramente possibile, reale. Non solo uno spauracchio da agitare di fronte ai Brexiteer più estremi per convincerli ad accettare una soft Brexit, ma una possibilità concreta, con conseguenze serie, e alla quale è necessario prepararsi”. 

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