Cingolani smentito dall’Autorità per l’Energia

Economia & Finanza

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Un paio di osservazioni sul problema gas e la superficialità con la quale, il ministro della transizione ecologica lo tratta.

Sui rigassificatori e, in via preliminare voglio informare su una vecchia deliberazione dell’allora Autorità per l’energia AEEG oggi ARERA, che in verità non mi sembra sia stata mai citata: è la n 178 del 4 agosto 2005.

La delibera assicura ai gestori dei rigassificatori, anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto, la copertura di una quota pari all’80 % dei ricavi di riferimento.

Tale copertura è riconosciuta dal sistema tariffario del trasporto e ha durata, per un periodo di 20 anni. Chiaro? Se anche non vendi un metro cubo di gas io ti riconosco ricavi, per 6,4 mld di metri cubi (capacità rigassificatore 9 mld di mc).

L’Australia esportatore numero uno di gas liquefatto ha in programma la riduzione delle esportazioni di gas del 10% e, la conseguenza è l’aumento del prezzo a livello internazionale.

Altra conseguenza realizzare nuovi contratti firmati con i produttori di gas per liberarsi dal gas russo.

L’altra osservazione riguarda le fandonie, che raccontano al ministro per la transizione ecologica e, che lui ripete. Fandonie smentite dall’Autorità per l’energia.

Ministro che rassicura sull’inesistenza di problemi di gas, per il prossimo inverno. Le cause? Stoccaggi oltre il 70% e vasta sostituzione del gas russo.

IL ministro poggia le sue certezze considerando altri fatti, che per lui sono scontati ma che non lo sono per nulla!

I convincimenti del Ministro: a novembre gli stoccaggi al 90%, non ci sarà un inverno freddo, tra 5 mesi entrerà in funzione un rigassificatore e infine abbassando di un grado il termostato e rinunciando a una ora di riscaldamento risparmieremo 2,5 miliardi di metri cubi di gas.

L’Autorità di regolazione ARERA nella comunicazione a Parlamento e Governo rileva invece “la forte incertezza circa la disponibilità effettiva di un’adeguata offerta di gas naturale per il prossimo inverno” connessa a un prezzo del gas che potrebbe indurre a razionare i consumi.

Quantità scarsa del gas con prezzi altissimi

Nella comunicazione a Governo e Parlamento del 29 luglio scorso ARERA scrive: “in ragione dell’attuale andamento dei prezzi del mercato all’ingrosso, per il trimestre ottobre-dicembre 2022, è atteso, laddove dovessero mantenersi i livelli delle quotazioni degli ultimi giorni, un ulteriore incremento delle bollette per le famiglie”.

Alcuni osservatori ed esperti stimano un raddoppio della bolletta rispetto al trimestre in corso.

Non è assurdo che un ministro sostenga l’opposto dell’Autorità per l’energia?

Almeno una volta è possibile che si assuma una posizione di serietà da parte dei partiti attraverso i programmi elettorali, comunicando la reale situazione ai cittadini italiani?

La Germania lo sta facendo al punto di mantenere, in funzione alcune centrali nucleari, che dovevano cessare la produzione entro dicembre.

Una delle maggiori criticità del paese è la questione energetica rispetto alla quale i partiti dovrebbero essere “misurati”, in termini di credibilità e di serietà.

Nel contempo buio totale o meglio confusione da parte della Commissione UE sul famoso price cup, che dovrebbe significare o uno sconto da parte di chi vende o un tetto al prezzo del gas ma che è stato rimandato a future decisioni.

Ritengo fondati dati e argomentazioni dell’Autorità dell’energia riscontrate, tra l’altro da un prezzo medio di acquisto della energia elettrica, che nella scorsa settimana ha raggiunto i 499,77 euro a megawattora (fonte: Gestore del Mercato Elettrico).

IL MWh al Nord ha toccato 507,36 euro e al Sud 473,40

Concludo evidenziando che il Piano Save Gas for a Safe Winter della Commissione è stato fortemente criticato e rispedito alla Commissione, da parte del Consiglio dei Ministri dell’Energia riunitosi due settimane fa.

Una delle ragioni? 

IL risparmio del 15% di riduzione del fabbisogno di gas nel periodo 1° agosto 2022 / 31 marzo 2023 dipende dal risparmio di 45 miliardi di metri cubi risparmiarti nella stagione estiva.

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