Ferrari annuncia la prima elettrica: “Sarà ancora più unica”

Economia & Finanza

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Nel piano 2022-2026 investimenti per 4,4 miliardi. Entro il 2026 l’offerta di prodotti sarà per il 40% ICE (ossia motore a combustione interna), e per il 60% ibrida ed elettrica. L’obiettivo è la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030.

© MARCO BERTORELLO / AFP
– Ferrari

AGI – “La Ferrari completamente elettrica sarà una Ferrari”. Cosi’ l’ad della casa automobilistica di Maranello Benedetto Vigna riassume il futuro della Rossa nei prossimi anni. Anzi, l’elettrificazione, ha sottolineato, è una tecnologia che “permetterà di migliorare le nostre performance e noi – ha aggiunto l’ad – abbiamo le competenze e le risorse umane e finanziarie” per farlo.
Il Capital Market Day è l’occasione per confermare gli obiettivi di Ferrari: la prima elettrica verrà presentata nel 2025, e comunque l’azienda prevede di lanciare 15 nuovi modelli tra il 2023 e il 2026, il primo dei quali – il nuovo Suv, modello Purosangue – già il prossimo mese di settembre. L’obiettivo della casa di Maranello è ambizioso ma, promette Vigna, a portata di mano: “Entro il 2026, l’offerta di prodotti di Ferrari sarà per il 40% ICE (ossia motore a combustione interna), e per il 60% ibrida ed elettrica”. Una percentuale che dovrebbe arrivare all’80% entro il 2030. In particolare, Ferrari svilupperà e costruirà in proprio i motori elettrici, gli inverter e i moduli delle batterie per i suoi modelli elettrici su una nuova linea di assemblaggio presso lo stabilimento di Maranello, mentre esternalizzerà i componenti non essenziali ai partner.

Il passaggio all’elettrificazione consentirà di realizzare “auto ancora più uniche”, assicura il presidente John Elkann. La chiave del successo, aggiunge Vigna, resterà una, e cioè quella del suo fondatore: “Offrire un’auto in meno rispetto a quelle che ci chiedono il mercato”.

Ferrari si è impegnata a raggiungere la totale neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030, dando il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi fissati nel 2015 dagli Accordi di Parigi attraverso un approccio olistico e scientifico.

Gli obiettivi

Come ci riuscirà? Ferrari ridurrà le proprie emissioni tramite: la neutralità delle emissioni di carbonio nelle proprie attività a partire dalle emissioni del 2021; la riduzione di almeno il 40% delle emissioni Scopo 3 per vettura entro il 2030, concentrandosi principalmente sui materiali e sulla fase di uso del veicolo; e l’impegno in progetti rilevanti con positivi risvolti in ambito sociale e climatico a livello globale.

Come primo passo nel percorso di decarbonizzazione, il Gruppo ha quantificato in 622 ktCO2e tutte le proprie emissioni relative al 2021, che contribuiscono allo 0,001% delle emissioni globali di gas serra, verificandole e certificandole tramite un ente terzo in conformità alla norma ISO 14064: Dirette e Indirette energetiche (Scopo 1 e 2), che si riferiscono alle attività di Ferrari e che rappresentano circa il 15% delle emissioni totali della Società. Indiretto Upstream (Scopo 3), che rappresenta circa il 45% delle emissioni e riguarda principalmente il processo di approvvigionamento della catena di fornitura, in particolare l’estrazione delle materie prime e la produzione dei componenti. Indirect Downstream (Scope 3), il restante 40% riguarda principalmente la fase di uso del veicolo.

Il fine ciclo vita dei veicoli non viene preso in considerazione perchè una Ferrari “è per sempre”. Alla luce di questi dati, l’impegno del Gruppo è quello di andare oltre la decarbonizzazione della fase di uso e oltre la riduzione delle emissioni locali di CO2e. Ferrari agirà anche a monte dei propri processi “per garantire azioni eque e diffuse a livello globale, puntando sull’energia verde, sui materiali riciclati e sullo sviluppo di tecnologie innovative in grado di cambiare radicalmente il presente e delineare il futuro”.

 

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