FT: “La Russia ha chiesto assistenza militare alla Cina”

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Pechino: “Prioritario impedire nuova escalation”

Il consigliere per la Sicurezza nazionale di Biden sarà nella capitale per un colloquio con Yang Jiechi “per coordinare una forte risposta internazionale e delineare una strategia di sicurezza globale”.

Incontro anche con il consigliere di Draghi, Luigi Mattiolo. L’ambasciatore italiano in Ucraina, Zazo: “Solo noi e la Francia tra i paesi del G7 hanno ancora una rappresentanza”. Guerini: “Non perseguibile l’idea di entrare in guerra”.

© BEATA ZAWRZEL / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP

AGI – In diverse parti dell’Ucraina, alle prime luci dell’alba sono risuonate le sirene dei raid aerei. Gli allarmi sono risuonati a Zhytomyr, a ovest della capitale Kiev, ma anche nelle regioni di Ternopil, Rivne e Ivano-Frankivsk più a ovest; inoltre nella regione di Volyn nel nord-ovest e di Kramatorsk nell’Ucraina orientale.

Era un obiettivo militare quello colpito dai missili russi alle porte di Leopoli, vicino al confine polacco. Il sindaco della città ha confermato che nel mirino dell’attacco russo c’era il Centro internazionale per la pace e la sicurezza. Il centro si trova nel distretto di Yavoriv, ​​a circa 30 km a nord-ovest di Leopoli, ed è un campo di addestramento militare. I russi avrebbero lanciato 8 missili. Almeno 35 i morti e 134 i feriti.

Ieri il presidente ucraino Volodimyr Zelensky aveva detto: “Da Mosca approccio diverso, ora parliamo”. Il presidente ucraino vede spiragli di dialogo ma ribadisce la sua richiesta: “Serve una No fly zone’, l’Europa non ci dimentichi”. Telefonata con il premier israeliano Bennet. Secondo il Jerusalem Post la Russia apre a negoziati a Gerusalemme.

Intanto il presidente americano Joe Biden ha dato il via libera di Washington ad altri 200 milioni di dollari in armi. Il Dipartimento di Stato americano: “Lavoriamo per mettere gli ucraini nella posizione negoziale più forte possibile”.

Le Nazioni Unite hanno reso noto il bollettino secondo cui dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina a oggi sono rimasti uccisi 579 civili, fra cui 42 bambini, e altri 1.002 sono rimasti feriti. “La maggior parte di questi civili è stata colpita da potenti armi esplosive come le bombe dell’artiglieria pesante, i lanciarazzi multipli e i missili lanciati da aerei”, afferma l’Onu.

Secondo l’Ufficio per i diritti umani dell’organizzazione, il numero dei morti e dei feriti è “di gran lunga più alto, soprattutto nei territori controllati dal governo (di Kiev, ndr) e soprattutto negli ultimi giorni”, con il conflitto che si è intensificato in località come Kharkiv, Mariupol e Donetsk, “dove secondo alcune fonti vi sono centinaia di morti e feriti civili”.

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