La nave Open Arms sbarcherà a Pozzallo 

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L’imbarcazione della Ong spagnola ha a bordo 363 migranti messi in salvo negli ultimi 5 giorni

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Open Arms

Stato di preallerta a Pozzallo per l’arrivo della Open Arms, la nave della Ong spagnola Proactiva, previsto per domattina. La nave era in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro dove sbarcare i 363 migranti messi in salvo negli ultimi 5 giorni. 

Open Arms era appena tornata in zona operazioni dopo una sosta tecnica per rimettere a posto un motore che faceva le bizze. Il primo salvataggio di 56 persone lo ha compiuto in acque internazionali il 27 gennaio. Il giorno successivo, a bordo di un gommone sovraffollato aveva recuperato altri 102 migranti. Dopo qualche ora, a circa trenta miglia dall’ultimo recupero, aveva messo in salvo altre 79 persone.

Le accuse a La Valletta: “Nega evacuazioni mediche”

Il 29 gennaio, stando alla cronaca di Oscar Camps, ‘patron’ di Proactiva, Open Arms ha soccorso 45 persone in difficoltà e a bordo di un battello in vetroresina. Tra i migranti, la storia di Mohamed, 17 anni, somalo, che ha raccontato ai soccorritori che i suoi genitori erano stati assassinati da Al Shabab; sul suo corpo i tagli che il trafficante di uomini, qualche giorno prima della sua partenza, gli ha inferto con la lama di un coltello incandescente perché voleva altri soldi per farlo partire.

Alle 22.23 del 30 gennaio è ancora Oscar Camps a raccontare del quinto soccorso in 72 ore. Dopo 10 ore di ricerche e dopo l’allerta di ‘alarm phone’ la Open Arms è riuscita a raggiungere un altra imbarcazione con altre 81 persone. Nella serata del 31 gennaio l’accusa a Malta. Oscar Camps scrive: “Malta nega formalmente e ripetutamente evacuazioni mediche e porto sicuro a Open Arms con 363 naufraghi a bordo anche se il salvataggio è stato effettuato nella sua zona sar. Non hanno rispettato accordi internazionali: regolamento Ue 656/2014, sbarco nel porto più vicino”

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