Intervista a Giacomo Riccardi
A cura di Daniela Piesco
Non è mai troppo tardi per essere apprezzati. Dopo il successo dell’anno scorso ritornano le vetrine promozionali discografiche e televisive per emergenti, ideate dal chitarrista Mario Greco, che hanno come scopo quello di sostenere la cultura musicale dei giovani impossibilitati ad emergere per mancanza di spazi e strutture.
Il Corriere Nazionale(www.corrierenazionale.net) è lieto di inaugurare un ciclo di interviste a tutti gli emergenti che saranno presenti agli Eventi E.D.M. ‘Sanremo Discovery ‘ e ‘Television Song Contest 2022 sotto la direzione artistica di Mario Greco al fine di dare spazio e voce ai giovani talenti italiani che hanno il coraggio di mettersi in gioco .
L’intervista
1)Partiamo dalla scintilla: quando nasce la tua passione per la musica?Se dovessi descrivere te stesso, cosa diresti?Quando hai cominciato a percepire te stesso come Artista?
La musica per me non è semplice passione, è amore vero. E la sincerità al giorno d’oggi è roba per pochissimi.
Non credo ci sia un momento preciso in cui inizi a sentirti Artista, anzi, molto spesso chi lo è davvero non riesce a percepirsi come tale; io mi sento me stesso e mi piace.
2)Qual è il tuo sogno o aspirazione, cosa vuoi veramente?
Penso che ogni essere umano sogni di realizzarsi e, seppur ognuno abbia la propria ideologia, tutti abbiamo in comune quel desiderio forte di equilibrio; in fondo a nessuno piace vivere in bilico a lungo… Costa fatica e molto spesso si cade e ci si fa male.
La mia aspirazione è questa, trovare il mio equilibrio. Solo così potrò sentirmi davvero libero.
3)Come nasce una tua opera? Cos’è per te l’ispirazione?Qual è il messaggio implicito nelle tue canzoni, cosa vuoi trasmettere?
Il mio obiettivo principale è arrivare forte e diretto a chi mi ascolta. I miei testi sono veri, chiunque può immedesimarsi in una frase o un concetto.
Le persone hanno bisogno di sentirsi vive e la verità può scalfire anche i meno sensibili; superficialità ce n’è già tanta, troppa…ed è solo un tristissimo palliativo.
4)Qual’é secondo te una band emergente che faremmo bene ad ascoltare?
Chiunque faccia musica merita di essere ascoltato, a prescindere da tutto.
Se parliamo di band, consiglio gli “Spezzati”, spaccano.
5)Come descriveresti la piazza musicale italiana?
Satura. C’è davvero tanta, forse troppa vastità di scelta.Il problema è che manca l’originalità: molto spesso le nuove proposte non sono altro che le copie delle copie. Questi fattori, combinati tra loro, ci porta ad affidarci sempre di più ai numeri, e ci fa cadere nella trappola del “questo ha fatto più streaming di quello, allora è più bravo”… Poi magari è l’esatto contrario.
6) Qual’é il tuo Cavallo di battaglia o meglio che genere di musica fai?
Direi pop-rap, new pop.
7)Qual’é Il libro più bello che hai letto o quello che ti ha cambiato la vita o almeno modo di pensare?
1984 di George Orwell, capolavoro assoluto.
8)Chi ti ha ispirato nella tua carriera?Quali sono i riferimenti artistici e culturali che ti hanno maggiormente influenzato nel corso del tempo?
Il mio mentore assoluto è Fabri Fibra, i suoi testi mi hanno rovesciato la mente.
Ho iniziato a scrivere dopo aver consumato “Mr. Simpatia”, pietra miliare non solo del rap italiano, ma della musica italiana in toto.
Tuttavia ho avuto molte influenze, anche oltreoceano, cito Linkin Park, Maroon 5, Drake; attualmente la mia artista preferita è Dua Lipa.
In Italia ho sempre apprezzato moltissimo Tiziano Ferro.
9)Come pensi che un giovane artista possa oggi “districarsi” un all’interno del panorama musicale contemporaneo?Cosa pensi dei talent?
E’ molto difficile farsi largo all’interno della scena musicale, come scrivevo sopra c’è tanta, troppa vastità di scelta.
I talent sono un mezzo molto interessante, che se sfruttato bene può davvero indurti a svoltare.
10)Progetti in cantiere?
Sto lavorando al mio primo Album ufficiale.
Vi invito a seguirmi su instagram (AlterJames17), ci saranno molto presto tantissime novità!
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