L’estate sta arrivando e sarà ‘rovente’ da Nord a Sud

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Il 21 giugno arriva ufficialmente la nuova stagione tra caldo, siccità e rincari da una parte; voglia di libertà, nonostante guerra e pandemia, dall’altra.

di Rosario Stanizzi

AGI – Caldo, siccità e rincari da una parte; voglia di libertà, nonostante guerra e pandemia, dall’altra. L’estate 2022 sta arrivando, martedì 21 giugno l’apertura ufficiale, e si annuncia tra le più ‘roventi’ degli ultimi anni.

Le temperature sulla terraferma sono state superiori alla media soprattutto in Asia e Australia e nel sud e nell’est del Nord America, nel centro e nel Sud America. In particolare in Europa – precisa la Coldiretti – la primavera 2022 si classifica al diciannovesimo posto tra le più calde mai registrate con una anomalia di + 1,09 gradi rispetto alla media di riferimento.

In Italia la primavera è stata segnata da un aprile freddo e da un maggio bollente durante il quale la colonnina di mercurio è stata in media superiore di 1,83 gradi, collocandosi al secondo posto tra i più caldi dal 1800, secondo analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr.

A preoccupare – sottolinea la Coldiretti – è la mancanza di precipitazioni che in Italia sono risultate in media addirittura dimezzate rispetto allo scorso anno ma con riduzioni percentuali ancora piu’ altre nelle regioni del Nord.

Sono gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma. La tendenza al surriscaldamento è infatti accompagnata da una più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che sconvolgono i normali cicli colturali e impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa.

Caldo a parte, a preoccupare ormai da diverse settimane, in alcune zone diversi mesi, è la siccità.  “A fronte di una crisi idrica la cui severità si appresta a superare quanto mai registrato dagli inizi del secolo scorso, chiediamo che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nei territori interessati, tenuto conto del grave pregiudizio degli interessi nazionali”, evidenzia il presidente della Coldiretti, Ettore Prandin,i nella lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi.

Tra le richieste, “l’intervento del sistema della Protezione civile per coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria del bilancio idrico”.

Accanto a misure immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione, per Prandini “appare evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo. Raccogliamo – denuncia il presidente – solo l’11% dell’acqua piovana e potremmo arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno. Si tratta di emergenze sempre più ricorrenti con un costo negli ultimi 10 anni che supera i 10 miliardi di euro e per questo – conclude – “l’Italia ha bisogno di nuovi invasi a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola che in presenza di acqua potrebbe moltiplicare la capacità produttiva”.

Vacanze molto costose

Sul fonte rincari, invece, è il Codacons a denunciare una raffica di aumenti in tutto il comparto del turismo e dei trasporti. Secondo i dati Istat rielaborati dall’associazione dei consumatori la spesa per le vacanze degli italiani crescerà notevolmente. Nell’ultimo mese – spiega il Codacons – si sono registrati in Italia fortissimi aumenti delle tariffe con livelli record per i biglietti aerei, i cui prezzi in alcuni casi sono più che raddoppiati rispetto allo scorso anno.

Acquistare un volo europeo costa infatti oggi addirittura il 127,6% in più rispetto al 2021, mentre i voli internazionali hanno subito incrementi del +103,3%. Aumenti delle tariffe anche per i voli nazionali (+21,4%). Ma ad aumentare sono anche le tariffe dei traghetti che salgono del 22,7% su base annua, mentre spostarsi in auto costa il 25% in più rispetto allo scorso anno se si dispone di una vettura a benzina, e oltre il 33% in più in caso di auto a gasolio. Secondo l’analisi del Codacons non va meglio per tutte le altre voci legate al turismo e alle vacanze.

Per i pacchetti vacanza internazionali si spende l’8,6% in più, mentre alberghi e hotel hanno ritoccato al rialzo i listini del +14,7%. Più costoso consumare al bar o mangiare al ristorante (+4,6%), mentre una cena in pizzeria costa quasi il 5% in più rispetto al 2021.

L’estate 2022 sarà ricordata come quella del caro-vacanze, sicuramente la più costosa degli ultimi decenni, e chi andrà in villeggiatura dovrà spendere molto di più per spostarsi, dormire fuori e mangiare – commenta il presidente Codacons, Carlo Rienzi – alla base dei rincari abnormi dell’ultimo periodo i maggiori costi energetici in capo agli operatori turistici, che vengono scaricati sui consumatori finali attraverso prezzi e tariffe, e l’escalation di benzina e gasolio che determina effetti diretti sulle tariffe del comparto trasporti”.

Da registrare, inoltre, aumenti anche per le postazioni in spiaggia (ombrellone e sdraio) e per tutti gli altri servizi. Nell’agenda dei problemi, infine, la carenza di personale. Molte aziende del settore, infatti, denunciano la mancanza di bagnini, cuochi, camerieri e altre figure professionali.

L’estate 2022, quindi, si annuncia davvero ‘rovente’. In ogni caso, dopo lunghissimi mesi di pandemia, tra l’altro ancora non definitivamente archiviata, e le notizie che arrivano dall’Ucraina, c’è voglia di relax, di vacanza. E i primi dati del settore turismo sono incoraggianti per tutto il comparto.

I grandi eventi sono ripartiti, con presenze eccezionali ovunque. Le città, piccole e grandi, preparano i cartelloni delle iniziative e tirano a lucido le spiagge e gli altri luoghi di soggiorno.  Le temperature fanno già segnare picchi oltre i 40 gradi. Dal Nord al Sud del Belpaese, al mare o in montagna, l’estate sta arrivando. Anzi, è già arrivata. Buone vacanze.

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