Lo sceicco Saad Al Hajry, il presidente del Consiglio della fatwa della provincia di Asir, nel sud del Paese, ha detto: “Le donne? Non possono guidare perché hanno un quarto di cervello e chi darebbe la patente a una persona con un quarto di cervello?” L’Arabia Saudita è l’unico Paese al mondo che non permette alle donne di guidare.
Durante un incontro pubblico, logicamente riservato ad una platea maschile, Al Hajry ha argomentato le sue illuminanti idee: “Le autorità darebbero la patente a un uomo che dimostra di avere solo metà cervello?”.

I presenti, estasiati, hanno logicamente apprezzato e approvato l’oratoria. Il religioso ha concluso dicendo che non è colpa della donna, poverina, è colpa del suo aspetto fisiologico.
Sui social media arabi le parole di Saad Al Hajry hanno scatenato numerose proteste, il video dello sproloquio del religioso è stato condiviso da migliaia di persone ed è stato fonte di derisione: l’ironia, talvolta, è la miglior arma.

Il principe ereditario Mohammed Bin Salman salirà al trono al posto del padre e dovrebbe, probabilmente, risolvere, in minima parte, l’annoso problema della guida femminile: i permessi potrebbero essere dati solo alle donne con più di 40 anni e solo nelle città.

Qualche settimana fa una donna si è travestita da uomo per poter guidare: fermata dalla polizia non è stata condannata alle settimane di isolamento e detenzione previste fino a due anni fa. Un piccolo cambiamento che non muta l’agghiacciante situazione delle donne in Arabia Saudita.