Non ci libereremo mai del telemarketing

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La resa del garante della privacy: il sistema non riesce a contrastare un fenomeno selvaggio e ormai endemico.

© Agf
– Telemarketing

AGI – Non ci libereremo mai del telemarketing selvaggio. La dichiarazione di resa è del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, il quale, nel corso di una audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla tutela dei consumatori, ha ammesso che “nonostante il contributo positivo offerto dalla legge sul registro delle opposizioni, il sistema nel suo complesso non riesce ancora a contrastare del tutto il telemarketing selvaggio, che resta un fenomeno endemico per diffusione e radicamento nelle strutture economico-sociali, non solo italiane”.

Il fenomeno – ha ricordato il Garante – è assurto “a simbolo dell’invadenza del mercato nella vita privata individuale e dunque, per converso, della privacy come difesa di uno spazio esistenziale intangibile e sottratto alle ingerenze esterne. La sua persistenza non si può, naturalmente, spiegare solo in base a un determinato fattore, essendo il prodotto di cause di ordine tanto economico quanto normativo, strutturale quanto sovrastrutturale. Esso è, infatti, profondamente connaturato al sistema capitalistico attuale, in cui la pubblicità diviene sempre meno generalista e sempre più selettiva, individuale e come tale fortemente intrusiva. E tuttavia non aiuta, sul piano normativo, la vigenza, nella larga maggioranza dei Paesi, del sistema dell’opt-out, che per bloccare le chiamate promozionali esige l’iscrizione in un apposito registro, all’opposto del sistema dell’opt-in (vigente in Italia fino al 2009 e ora riferito solo alle chiamate automatizzate), che impone invece il consenso preventivo per legittimare il telemarketing“.

“La recrudescenza del fenomeno – ha proseguito Sanzione – negli ultimi anni è connessa, tra l’altro, alla formazione di un sistema articolato di subappalti e subforniture che rendono la filiera lungo cui si snoda quest’attività sempre più ramificata e difficile da ricostruire. La difficoltà è acuita dalla delocalizzazione di segmenti importanti di questa catena aziendale in Paesi esteri anche extraeuropei, nonché dall’utilizzo di numerazioni chiamanti, oscurate o comunque abusive perché non incluse nell’apposito registro”.

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