Non solo banda militare. W la musica per banda

Puglia

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Il prossimo 1° aprile a partire dalle ore 9,30, nella sede prestigiosa dell’Auditorium del Conservatorio di Bari, e per la prima volta dal lontano 2005, si terranno le sedute finali dei Diplomi Accademici di Strumentazione e Composizione per orchestra di fiati con la esecuzione dal vivo delle partiture realizzate nei loro lavori di tesi ad opera di alcuni studenti frequentanti i corsi della prof.ssa Mazzarulli. Tutto ciò sarà possibile grazie alla collaborazione della Fanfara del Comando Scuole Aeronautica Militare/ 3^ Regione Aerea di Bari (un prestigioso complesso militare diretto dal m° Cotugno) che li eseguirà da vivo. Saranno chiamati a relazionare sui rispettivi lavori musicali, equivalenti alle tesi di laurea della Università italiane, i candidati:

-Giovanni Carelli con la sua tesi dal titolo: “Vittorio Manente Marcia Militare, Festosa Orchestrazione per Symphonic Band”

-Antonio Dambra con lavoro dal titolo: “Claude Debussy : Arabesque n. 1  Strumentazione per Symphonic Band.

L’interessante appuntamento del 1° aprile (ad ingresso libero) a cui sono invitati come noi tutti gli appassionati delle bande musicali pugliesi, rappresenta dunque un momento davvero storico negli annali dell’istituzione musicale perché finalmente, dopo oltre due anni di emergenza sanitaria, i diplomi accademici finali della Scuola di Strumentazione e Composizione per orchestra di fiati( tenuti dalla prof.ssa Mazzarulli) tornano a svolgersi nella loro sede istituzionale come è l’istituto musicale barese. Sino ad oggi, infatti, tali esami e grazie alla entrata del Conservatori e delle Accademie di BB. AA.nel sistema universitario, erano stati espletati nella sede ‘periferica’ della Fanfara Militare in quel di Palese.

E’ utile sottolineare con brevi notizie storiche l’origine dell’insegnamento e delle cattedre italiane di Strumentazione per banda vista anche la diffusione davvero storica di tali complessi specie in Puglia e nel Meridione d’Italia (a tacer d’altre, vedi alcune delle nostre famose bande come quelle di Acquaviva, Conversano, Squinzano, Molfetta, Lecce) e della passione posta in essere dallo stesso m° Nino Rota il quale, in molti film di Fellini, cita appunto la banda musicale come prodotto genuino della sensibilità popolare italiana. La banda per altro verso viene citata persino da Antonio Gramsci in alcuni passaggi dei suoi ‘Quaderni dal carcere’ come l’unico genuino prodotto della cultura musicale popolare in uno col melodramma.

La prima cattedra di Strumentazione per banda fu istituita a Roma nel lontano 1896 per il famoso Alessandro Vessella presso il Conservatorio di  “S. Cecilia”. Sono gli anni della pubblicazione dei suoi fondamentali ‘Studi di Strumentazione per Banda’ (un trattato di ben 8 volumi édito da Ricordi) e la conseguente istituzione di cattedre nei Conservatori di Milano, Firenze, Bologna, L’Aquila, Verona, Parma, Trento, Udine, Monopoli, Lecce, Torino. Nel Liceo Musicale, oggi Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, la cattedra di Strumentazione per Banda risale al 1956 nel periodo appunto della mitica direzione di Nino Rota con docenti che si sono succeduti negli anni: i maestri Misasi, Tamanini, Boncopagni, De Paola, Mazzarulli. Da notare che nei primi anni si è qui diplomato in Strumentazione per banda anche Vincenzo Borgia, egli direttore per molti anni della Banda Centrale dell’Arma dei Carabinieri.

Come si conviene ad ogni discussione di tesi di laurea, il relatore designato sarà la prof.ssa Antonella Mazzarulli attuale titolare della cattedra di Strumentazione e Composizione per orchestra di fiati (ex Strumentazione per banda) ella già forte di studi in composizione, direzione d’Orchestra, violoncello, musica corale e direzione di coro; per terminare a S. Cecilia di Roma dove si è diplomata in Strumentazione per Banda con il m° Raffaello Tega, tal che dal lontano a.a. 1996-1997 è risultata vincitrice del concorso nazionale per tale insegnamento che ora svolge a Bari con lusinghieri risultati.

Il 1° aprile sarà senz’altro un gran bel concerto degno d’ogni partecipazione e a cui noi stessi, in quanto musicologi, abbiamo posto doverosa attenzione da quando scoprimmo che la cerimonia della Incoronazione di Napoleone a Notre Dame, a Parigi, nel dicembre del 1804, fu in parte accompagnata per l’appunto dalle grandiose sonorità della sua banda della Garde Républicaine.

prof. Pierfranco Moliterni- già Storia della Musica/ UNIBA

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