Oggi la settima votazione. Salvini: “Senza un nome condiviso ci asteniamo” 

Politica

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Alle 9.30 il nuovo round, in caso di un altro nulla di fatto, l’ottavo è alle 16,30. Si parte con le riunioni delle assemblee dei grandi elettori dei partiti. Possibile un tavolo di maggioranza come proposto da Letta: “La soluzione sul Colle non può essere una che spacca la maggioranza”. Belloni è bocciata da Italia viva e la Casellati non passa. Crescono le quotazioni della Cartabia  

Matteo Salvini

Alle 9.30 il nuovo round, in caso di un altro nulla di fatto, il successivo è previsto per le 16,30. Si parte questa mattina con le riunioni delle assemblee dei grandi elettori dei partiti per sbloccare l’impasse.

Possibile un tavolo di maggioranza come proposto da Letta: “La soluzione sul Colle non può essere una che spacca la maggioranza”. Il leader della Lega preme per un presidente donna. Ma Belloni è bocciata da Iv e la Casellati non passa.

Ha quattro petali la rosa che Matteo Salvini ha riferito agli alleati del centrodestra di aver ricevuto dal Pd per la scelta del candidato condiviso alla presidenza della Repubblica. La rosa – viene riferito da fonti di centrodestra – comprende i nomi di due uomini e due donne. Si tratta di Elisabetta Belloni, Paola Severino. Giuliano Amato e Pierferdinando Casini.

Dopo i ‘niet’ bipartisan a Elibetta Belloni – arrivati da diversi partiti di maggioranza Iv, FI e Leu – crescono le quotazioni di una eventuale candidatura al Quirinale della ministra Marta Cartabia. Nella serata di ieri si era diffusa anche la voce di un possibile incontro tra Matteo Salvini e la Guardasigilli che però è stato smentito dalla segreteria leghista.

Nella maggioranza, in particolare Iv e i centristi sarebbero favorevoli a questa ipotesi, anche parte della Lega, mentre Salvini non si è mai espresso. Più difficile un sostegno da parte M5s, partito che ha criticato più volte i progetti di riforma della giustizia a sua firma. 

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  •  10:15

    Forza Italia si astiene su indicazione di Berlusconi

    “Su indicazione del Presidente Berlusconi per la votazione di questa mattina Forza Italia ha deciso di astenersi”. Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia

  •  10:07

    Anche Italia viva voterà scheda bianca

    Italia Viva ha deciso nell’assemblea dei grandi elettori di votare scheda bianca al settimo scrutinio

  •  10:03

    Il M5s voterà scheda bianca

     Anche oggi, si è appreso, il Movimento 5 stelle continuerà a votare scheda bianca nella votazione per il Quirinale.

  •  10:00

    Avvio settima seduta solo con Fico, assente Casellati

    All’avvio della settima seduta, era presente a presiedere l’Aula solo il presidente Roberto Fico. Assente invece la presidente del Senato Elisabetta Casellati. A prima chiama dei senatori in corso, anche Fico ha lasciato i banchi della presidenza, affidando la ‘guida’ della seduta a uno dei vicepresidenti

  •  09:51

    La Lega verso astensione anche alla seconda chiama di oggi

    La Lega non sta rispondendo alla prima chiama nella settima votazione per l’elezione del presidente della Repubblica e dovrebbe astenersi alla seconda chiama. Sono queste le indicazioni che arrivano dal partito di via Bellerio

  •  09:50

    Conte assente, viene aggiornato il vertice di maggioranza

    Matteo Renzi guadagna in fretta il Transatlantico per andare a votare. È contrariato, come spesso gli succede in questi ultimi giorni: “Non abbiamo potuto riunirci, abbiamo aspettato invano Giuseppe Conte. Era l’unico assente”. Il leader d’Italia Viva si riferisce all’atteso vertice di maggioranza in cui si tenterà di dare una svolta ai colloqui fra i leader per l’elezione del Presidente della Repubblica.

    “C’erano tutti”, riferisce Renzi: “Matteo Salvini, Antonio Tajani, Enrico Letta, Roberto Speranza…Mancava solo lui. Io non capisco”. Lì vicino passa Maria Elena Boschi, ascolta quello che il senatore sta dicendo e si lascia andare a una battuta: “Avrà avuto judo”.

  •  09:41

    È già la quinta elezione più lunga (di Barbara Tedaldi)

    Con la giornata di oggi l’elezione per il presidente della Repubblica del 2022 diventa la quinta elezione più lunga della storia repubblicana. I grandi elettori hanno impiegato più tempo solo per scegliere Giuseppe Saragat (13 giorni), Giovanni Leone (16 giorni), Sandro Pertini (10 giorni) e Oscar Luigi Scalfaro (12 giorni).

    Se anche fosse eletto oggi il nuovo inquilino del Quirinale saremmo già al sesto giorno superando per durata l’elezione di Antonio Segni, Giorgio Napolitano, primo e secondo mandato), Sergio Mattarella, Luigi Einaudi, Giovanni Gronchi e le due elezioni lampo di Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi.

    Ma incrociando precedenti e cabala, si può ricordare che al settimo e ottavo scrutinio mai nessun presidente è mai stato eletto. Senza attendere le 21 e 23 votazioni che portarono Saragat e Leone al Colle, o le sedici che servirono per individuare Pertini e Scalfaro, chi non fu eletto alla quarta o alla sesta votazione dovette attendere la nona (Segni).

    Una delle regole della Prima Repubblica, infatti, era che gli strascichi delle candidature tentate e fallite portavano inesorabilmente a un avvitamento, tocca ora ai grandi elettori del 2022 evitare l’avvitamento e sfatare la cabala.

  •  09:27

    Il Pd apre al ‘Mattarella bis’ (di Paolo Molinari)

    AGI – Senza un accordo che tenga insieme maggioranza di governo e maggioranza che elegge il Presidente della Repubblica, “sosterremo la saggezza del Parlamento”. E la saggezza del Parlamento si sta esprimendo, in queste ore, votando il nome di Sergio Mattarella.

    Enrico Letta lo annuncia alla riunione dei grandi elettori del Partito Democratico strappando applausi a gruppi che, per sua stessa ammissione, hanno faticato a capire quale fosse il senso del dibattersi dei leader fra vertici, riunioni e dichiarazioni alle Tv. “Se fossi stato nei vostri panni avrei guardato ai generali e avrei detto ma che c…stanno facendo? Pero’ avete capito facilmente che e’ stato tutto un gioco di surplace decisivo perché il risultato di ieri mattina andasse li’ dove doveva andare”, ha spiegato Letta riferendosi alla ‘bocciatura’ dell’ipotesi Casellati, su cui aveva puntato il centrodestra. La partita è ricominciata nella serata di ieri, attorno al nome di Elisabetta Belloni, ‘bruciato’ da quella che Leta chiama “la logica Salvini”.

    Il segretario dem, infatti, spiega: “Si è ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si e’ cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua”, ha aggiunto Letta. “Appena ciò è accaduto Salvini è uscito con la solita logica del ‘sono io che do le carte’. Questo ha creato un cortocircuito anche coi Cinque Stelle”.

    Oggi, però, “si riparte con un metodo di confronto caratterizzato da un elemento in più: il centrodestra si è formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale”, osserva il leader dem per il quale “nelle discussioni all’interno della maggioranza, tutto il possibile perché la quadratura de cerchio avvenga. La coerenza tra maggioranza di governo, due coalizioni e una maggioranza che regge il Presidente della Repubblica”.

    È quello che si cercherà di fare nel vertice di maggioranza, in cui Forza Italia sederà in autonomia rispetto a Salvini e al resto del centrodestra. “Noi dobbiamo tentare nelle discussioni all’interno della maggioranza, tutto il possibile perche’ la quadratura de cerchio avvenga. La coerenza tra maggioranza di governo, due coalizioni e una maggioranza che regge il Presidente della Repubblica”, avverte Letta.

    Se poi questa quadratura non dovesse essere trovata, la palla passa al Parlamento: “Noi tenteremo di fare questo. Dopo di che c’e’ la saggezza del Parlamento e assecondare la saggezza del Parlamento credo sia anche questa democrazia”. Una saggezza che, al momento, si e’ espressa in cifre: 336, quanti sono stati i voti per Sergio Mattarella. 

  •  09:27

    Si è conclusa la riunione mattutina della Lega

    Si è concluso a Montecitorio il vertice della Lega. Ora Matteo Salvini, si apprende, sta avendo contatti con gli altri partiti. Tra poco inizierà la riunione di maggioranza sul Quirinale

  •  09:17

    Al vertice di maggioranza Forza Italia tratterà “da sola”

    Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, parteciperà al vertice di maggioranza sull’elezione del presidente della Repubblica. “Trattiamo da soli”, ha detto arrivando a Montecitorio dopo aver partecipato a una riunione “con tutte le forze che fanno riferimento al Partito popolare europeo del centrodestra”, poi “cercheremo di fare una sintesi”

  •  08:59

    Salvini: 100% della Lega ha votato Casellati su proposta FI

    “Forza Italia? Io ho portato il 100% dei voti della Lega su una proposta di Forza Italia e voglio ringraziare il Presidente Casellati, che ha messo a disposizione la sua carica, se stessa e la sua professionalità per il bene del Paese. Tutti i 208 votanti della Lega hanno votato in quella maniera. Altri no ma ognuno fa quel che vuole”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, arrivando a Montecitorio

  •  08:56

    Letta: nomi “bruciati” dalla logica di Salvini

    “Si è ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini”. Lo spiega il segretario Pd, Enrico Letta, alla riunione dei grandi elettori Pd in corso alla Camera. “Attorno a tutti questi nomi si è cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua”, ha aggiunto Letta. “Appena ciò è accaduto Salvini è uscito con la solita logica del ‘sono io che do le carte’. Questo ha creato un cortocircuito anche coi Cinque Stelle”.

  •  08:41

    Senza nome condiviso la Lega si asterrà al primo scrutinio

    La Lega si asterrà al primo scrutinio della giornata per l’elezione del Presidente della Repubblica se non ci sarà un nome condiviso? “Si’, i voti a caso non fanno fare una bella figura al Parlamento”. Lo dice Matteo Salvini, leader della Lega, rispondendo ai cronisti davanti a Montecitorio

  •  08:40

    Al via coordinamento di Forza Italia con i centristi

    Maggior coordinamento a partire dal voto sul presidente della Repubblica di questa mattina. E’ stato deciso ieri notte nel corso di un incontro tra il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, Lorenzo Cesa dell’Udc, Maurizio Lupi per Noi per l’Italia e Giovanni Toti per Coraggio Italia. Insieme i gruppi “valgono” piu’ di 180 grandi elettori. 

  •  08:34

    Salvini: mi piacerebbe si eleggesse il primo presidente donna

    “Mi piacerebbe che questo Parlamento un po’ ballerino eleggesse il primo presidente della Repubblica donna”. Lo dice Matteo Salvini, leader della Lega arrivando a Montecitorio. “Non ho un profilo X, ho una mia idea e voterai una donna, ma nessuno e’ autosufficiente e purtroppo qualcuno gioca ai no. Ho fatto quindici proposte ora mi taccio – aggiunge – ho almeno tre nomi da portare”

  •  08:29

    Letta: siamo grandi elettori non grandi twittatori

    “Ognuno di noi qua dentro interpreti il suo ruolo come grande elettore e non grande twittatore. Da queste scelte dipende il futuro del Paese”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, aprendo alla Camera i lavori della riunione dei grandi elettori del Pd. 

    “Per un successo c’è bisogno che la nostra logica ‘non deve esserci un vincitore’ prevalga. Non lo capiscono tutti. E non capirlo vuol dire non comprendere che il bandolo della matassa si trova solo con un accordo tra tutti”, ha aggiunto.

  •  08:28

    Tajani: parteciperemo al vertice di maggioranza

    “Parteciperemo al vertice di maggioranza “chiesto dal Pd e Leu “per cercare di confrontarci e trovare una soluzione, la più ampia possibile” per il Quirinale. Lo ha detto Antonio Tajani, arrivando a Montecitorio. AGI

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