Pace fatta tra la tifoseria laziale e Pupi Avati?

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Il regista Pupi Avati si è scusato con il presidente della Lazio Lolito dichiarando “Non volevo ferire i tifosi del Lazio. Probabilmente ho sbagliato e me ne scuso”.

Tutto nasce da una frase del suo romanzo “L’archivio del Diavolo” in cui un personaggio dà del “laziale di mer..” ad un altro.

Il regista scrive così in una lettera a Claudio Lolito e Ivan Zazzaroni, direttore del “Corriere dello Sport” che aveva riportato la notizia: “Sul suo giornale leggo con estremo rammarico come due brevi battute tratte dal mio romanzo L’archivio del Diavolo, siano state considerate offensive nei riguardi della tifoseria laziale. Non era certamente nel mio intento ferire nessuno, tantomeno i tifosi di una delle squadre che sia per ragioni familiari (i miei figli tifano Lazio da sempre) che per ragioni affettive (sono amico di Pippo Inzaghi e di conseguenza grande estimatore di Simone da anni) considero una delle autentiche realtà ormai indiscutibili del nostro calcio. Con quello scambio di battute fra i guardiani notturni  ho inteso dare verosimiglianza a un’interlocuzione corrente, salace e corrosiva, che tutt’ora si può udire in qualsivoglia contesto della Capitale. Probabilmente ho sbagliato, e me ne scuso davvero con Lei e con tutti i tifosi, nel non aver considerato che con quel paio di brevi battute, avrei urtato la sensibilità dei tanti seguaci della Lazio. In attesa dei nuovi goal del grande Ciro Immobile, vi saluto con amicizia”, conclude Pupi Avati.

Pace fatta, quindi, o almeno è ciò che si augura il celebre regista.

redazione@corrierenazionale.net

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