Papa Francesco accorpora la sanità vaticana in una sola struttura

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La nuova Fondazione per la Sanità Cattolica, che dovrà aumentare il coordinamento e ridurre le sacche di inefficienza, dipenderà dall’Apsa con a capo Nunzio Galantino 

© Alessandro Serrano’ / AGF 
– Piazza San Pietro 

AGI – Papa Francesco porta la sanità cattolica all’interno di una sola struttura e ne mette a capo Nunzio Galantino, il presidente dell’Apsa.

Fa sapere la sala stampa vaticana che “il Romano Pontefice ha nominato per la medesima Fondazione: Segretario Generale il Dott. Fabio Gasperini, Segretario dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; Consiglieri di amministrazione: la Dott.ssa Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; il Prof. Sergio Alfieri, Professore Ordinario di Chirurgia Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; e la Dott.ssa Chiara Gibertoni, Direttore Generale del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi; Sindaco unico il Dott. Maximino Caballero Ledo, Segretario Generale della Segreteria per l’Economia”.

La decisione, sottolinea il Pontefice, è stata presa perché “sia conservato il Carisma dei Fondatori, l’inserimento all’interno della rete di analoghe e benemerite strutture della Chiesa e con ciò il loro scopo esclusivamente benefico secondo i dettami della Dottrina Sociale della Chiesa”. Vale a dire: aumentare il coordinamento, ridurre le sacche di inefficienza.

“A tale scopo erigo in persona giuridica canonica pubblica e in persona giuridica civile la Fondazione per la Sanità Cattolica, quale Ente collegato alla Santa Sede, in maniera che possa operare sotto la Sua sovrana autorità e come ente strumentale dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, che provvederà al suo governo e a quanto a questa necessiti per il suo funzionamento”, prosegue il Papa, “La Fondazione sarà retta dalle leggi canoniche ed in particolare dalle norme speciali che regolano gli Enti della Santa Sede, oltre che dall’annesso Statuto, che contemporaneamente approvo. La stessa sarà inserita nella lista degli Enti allegata allo Statuto del Consiglio per1’economia e sottoposta ai controlli e alle autorizzazioni della Segreteria per l’Economia”.

La decisione di oggi (il documento reca la data del 29 settembre, ma è stato pubblicato in queste ore) era stata in qualche modo preannunciata lo scorso 11 luglio, quando Francesco si era affacciato per la prima volta dalla sua stanza al policlinico Gemelli, pochi giorni dopo l’operazione al colon.

“In questi giorni di ricovero in ospedale”, aveva sottolineato infatti il Pontefice, “ho sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c’è in Italia e in altri Paesi. Un sistema sanitario che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo! E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti”.

Ne conseguiva una seconda riflessione, ancor più chiaramente indirizzata a chi ritiene che la salute sia un business, anche dentro le Mura Leonine. Anche quando nella Chiesa si presenta il problema di una istituzione medica in difficoltà finanziarie, disse ancora Francesco, “il primo pensiero è vendere. Ma la prima vocazione non è fare quattrini, ma il servizio”. 

 

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