Pneumatici estivi: come leggere la loro marcatura

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La bella stagione è ormai alle porte e, nel mondo delle quattro ruote, gli pneumatici estivi si apprestano a divenire protagonisti assoluti per diversi mesi.

Nelle zone d’Italia in cui il clima tende ad essere più caldo è possibile mantenere gli pneumatici estivi per tutto l’anno, ovviamente a condizione che siano un prodotto performante e di qualità, mentre nei territori più freddi chi non ha ancora provveduto al canonico cambio stagionale non deve dimenticare di compiere quest’operazione se intende guidare in sicurezza e nel pieno rispetto del codice stradale.

I parametri sulla base di cui valutare uno pneumatico estivo

I parametri sulla base di cui scegliere gli pneumatici estivi per la propria vettura sono diversi, ed è senz’altro un buon consiglio quello di optare per dei modelli prodotti dai brand più blasonati; per orientarsi nella scelta in modo ancor più efficace può essere utile consultare siti web specializzati in gomme estive quali il blog di Saccon Gomme, nonché leggere molte recensioni scritte dagli automobilisti.

Ogni singolo pneumatico estivo si contraddistingue per una sorta di sigla alfanumerica la quale prende il nome di marcatura; non sono pochi gli automobilisti che non sono in grado di decifrarla, di conseguenza è molto utile fare chiarezza a tale riguardo.

La parte iniziale della marcatura

La marcatura di uno pneumatico ha inizio con 3 cifre le quali indicano la larghezza del pneumatico, espressa in millimetri: se la marcatura inizia con “210”, dunque, significa che lo pneumatico in questione è largo esattamente 21 cm ed è utile sottolineare che tale misura viene rilevata quando la gomma è regolarmente gonfiata.

Subito dopo queste tre cifre si può trovare il simbolo “/”cui seguono due ulteriori cifre le quali si riferiscono al profilo dello pneumatico, ovvero al rapporto tra il suo spessore e la sua larghezza: tantopiù è basso questo numero, tantopiù basso sarà il profilo dello pneumatico.

La parte centrale della marcatura

A seguito di queste 5 cifre si trova, sulla marcatura dello pneumatico, il simbolo “R”: esso fa riferimento alle gomme radiali, ovvero quelle che in Italia sono utilizzate su tutte le auto.

Subito dopo il simbolo “R”, senza alcuna spaziatura, figura inoltre un ulteriore numero composto da due cifre il quale fa riferimento ad un’altra misura assai importante, ovvero quella del cerchio.

A differenza della larghezza dello pneumatico, che come detto è espressa in millimetri, il diametro del cerchio è espresso in un’unità di misura del tutto differente, ovvero in pollici.

Se la marcatura di una gomma propone ad esempio il numero 16, significa che essa si rivolge a ruote il cui cerchione ha un diametro di 16’’; è utile ricordare a questo riguardo che un pollice corrisponde a 2,54 cm, dunque se si vuol conoscere il diametro di riferimento in quest’unità di misura è sufficiente fare una semplice moltiplicazione.

La parte finale della marcatura

La marcatura di uno pneumatico si completa con due cifre (in rari casi, tre), seguite da una lettera, cerchiamo dunque di capire di cosa si tratta.

Le cifre in questione fanno riferimento all’indice di carico e dalle medesime è dunque possibile conoscere qual è il carico massimo che lo pneumatico può sostenere quando la sua pressione è regolare.

L’indice di carico spazia da un minimo di 70 ad un massimo di 100, e ad ogni cifra corrisponde un quantitativo di chili che costituisce appunto il carico massimo.

Volendo considerare i due estremi, se la cifra indicata in questo punto della marcatura è 70, significa che lo pneumatico può sostenere un massimo di 335 Kg, se invece si trova la cifra 100, ovvero la più alta in assoluto, lo pneumatico può sostenere ben 800 Kg.

L’ultima lettera che compone la marcatura e che segue immediatamente la cifra relativa all’indice di carico si riferisce invece all’indice di velocità, dunque alla velocità massima che esso può raggiungere, ovviamente senza considerare i limiti imposti dal codice stradale.

In questo punto della marcatura si possono trovare 8 diverse cifre ovvero Q, R, S, T, H, V, W e Y, ad ognuna delle quali corrisponde una velocità massima espressa in Km/h.

Considerando anche in questo caso i due estremi, il simbolo Q indica che lo pneumatico non può superare i 160 Km/h, mentre il simbolo Y designa un modello che non può superare i 300 Km/h.

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