Pressing sul governo per il green pass alla francese

Politica

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Aumenta il pressing di amministratori locali ed esercenti sul governo per l’utilizzo del Green pass come strumento per garantire l’accesso a discoteche, spettacoli pubblici ed esercizi commerciali sulla scorta di quanto stabilito in Francia, dove e’ boom di richieste di vaccinazione dopo il discorso del presidente Macron di ieri sera: un milione in poche ore. No della Meloni: ‘Utilizzare il Green pass per la socialita’ e’ raggelante’. 

“Per rendere piu’ sicuri i luoghi dell’aggregazione e vivere pienamente la stagione estiva va organizzata e incentivata al massimo una campagna di vaccinazione dei cosiddetti ‘Ni-vax’, ovvero gli indecisi e gli attendisti. Introdurre il green pass obbligatorio nelle zone della movida spingerebbe i giovani a vaccinarsi, e anche rapidamente. Piu’ vaccini, piu’ divertimento”. Lo afferma il presidente Ali (Autonomie Locali Italiane) e coordinatore sindaci Pd, Matteo Ricci.

 “L’intervento di Macron in Francia sia d’esempio anche in Italia. Bisogna assolutamente ridurre il numero dei non vaccinati, il Green pass per accedere ad alcuni servizi fondamentali mi sembra, un valido incentivo”. Lo scrive su Twitter il senatore Pd Andrea Marcucci.

 “La campagna vaccinale va sostenuta, incoraggiata e, possibilmente, velocizzata. Questa e’ la nostra migliore arma per un ritorno alla stabilita’ delle nostre vite. Quello che tuttavia non e’ accettabile e’ che, per raggiungere l’immunita’ di gregge, si finisca per penalizzare sempre le solite categorie. I pubblici esercizi hanno pagato piu’ di ogni altro settore nei 16 mesi della pandemia, sia in termini di perdita di fatturati che in termini di posti di lavoro. Andare ancora una volta a pesare sulle nostre attivita’ significa compromettere la ripartenza”. Cosi’ Roberto Calugi, Direttore generale di Fipe-Confcommercio. “Se proprio si vuole percorre questa strada, che il vincolo del vaccino valga per ogni tipo di attivita’, dal teatro, alla palestra, al supermercato, a ogni altro luogo. Altrimenti e’ discriminatorio – puntualizza Calugi – Se, invece, l’obiettivo e’ sensibilizzare i giovani sull’importanza delle vaccinazioni, facciamolo insieme. Come Fipe-Confcommercio siamo disposti a collaborare con il governo per una campagna di comunicazione capillare a ogni tavolo e a ogni bancone. Ma basta provvedimenti punitivi sempre contro i soliti settori”.

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