Rai, Anzaldi: “Fazio e Vespa? Con la campagna elettorale tornano a definirsi giornalisti.

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La Rai sapeva del problema ma non ha predisposto programmi alternativi. Canone? Solo Renzi riesce a ridurre gli sprechi. In Rai si bruciano soldi degli italiani, i giornalisti hanno tre TFR” 

Michele Anzaldi, deputato del Pd e Segretario della Commissione vigilanza Rai, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. 

Sui programmi di Fazio e Vespa durante la campagna elettorale. “Si è voluto fare una forzatura, raccogliere delle interpretazioni sulla legge del tetto degli stipendi, per cui alcuni giornalisti-artisti, in quanto artisti. hanno deciso di non applicare il tetto. Adesso il nodo sta venendo al pettine –ha affermato Anzaldi-. Ora che è iniziata la campagna elettorale vogliono tornare ad essere nuovamente giornalisti. Io, che sono un fautore del tetto, sono in grande difficoltà perché la Rai non ha predisposto spazi alternativi ai programmi di Fazio e Vespa. E’ una pessima gestione della Rai di un voto in Commissione che si sapeva che sarebbe arrivato. Questa legge sul tetto l’hanno elusa per 5 anni, in questi ultimi due mesi mi pare una cosa secondaria. Non ci siamo riusciti prima ad applicarla a tutti, non credo ci riusciremo adesso. Se non Fazio e Vespa non andranno in onda in campagna elettorale, la Rai ci deve garantire altre trasmissioni con lo stesso appeal per poter comunicare agli italiani le proposte dei partiti. Oppure dobbiamo continuare come negli ultimi 5 anni ad andare da Mentana e dalla Gruber?”. 

Sulla proposta di abolizione del canone Rai. “Se non fosse stato Renzi a tirare fuori la questione, nessuno avrebbe scoperto che il canone si può abbassare e si può allargare la platea degli esenti –ha dichiarato Anzaldi-. E’ sempre Renzi che riesce a ridurre gli sprechi. C’è qualcuno che ha dei dubbi che in Rai si brucino i soldi? E’ l’unica testata in Italia in cui c’è ancora la fissa, cioè un altro tfr che scatta ogni 15 anni. Chi lavora in Rai avrà tre tfr, cosa unica per i giornalisti in Italia. Poi non ci lamentiamo che il Paese non riparte”.

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