Strage di giovani ragazze in Afghanistan. L’Onu: un attacco brutale

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

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È di almeno 19 vittime, in maggioranza studentesse, il bilancio dell’attentato kamikaze avvenuto stamani a Kabul contro un centro di formazione. Le Nazioni Unite condannano l’attacco, sulla stessa linea gli Stati Uniti che ribadiscono il diritto per tutti di avere accesso all’istruzione

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Colpiti mentre stavano preparando un esame. È quanto è accaduto stamani a Kabul quando un attentatore suicida è entrato nel centro di formazione Kaaj, nel distretto Dasht-e-Barchi, quartiere che ospita la comunità minoritaria Hazara, e si è fatto saltare in aria. Il bilancio è al momento di 19 vittime, si tratta per la maggior parte di giovani studentesse di età compresa tra i 18 e i 25 anni.

L’ospedale di Emergency ha reso noto di aver accolto 22 feriti, 18 donne, 2 di loro sono decedute. “Nel Paese rimane una situazione di forte insicurezza e instabilità”: ha affermato Dejan Panic, responsabile delle attività di Emergency in Afghanistan, “quotidianamente continuiamo a ricevere feriti da arma da fuoco, da proiettili a schegge, da arma da taglio, da esplosioni di mine e ordigni improvvisati”.

Condanna internazionale

Immediate le parole di condanna delle Nazioni Unite che parlano di “oltraggio”, di “deterioramento della sicurezza in Afghanistan” e porgono le sue condoglianze alle famiglie coinvolte. L’Unicef si dice “inorridita dall’attacco terribile”, “un atto atroce”: si legge sull’account Twitter. “Non è mai accettabile la violenza all’interno o nei pressi degli istituti di istruzione. Questi luoghi devono essere oasi di pace dove gli studenti possono imparare, stare con gli amici e sentirsi al sicuro mentre mettono insieme competenze per il loro futuro”. “Bambini e adolescenti non sono e non devono mai essere l’obiettivo della violenza” pertanto l’agenzia Onu invita ancora una volta a rispettare i diritti umani e garantire sicurezza e protezione a tutti i bambini e i giovani”.

Anche gli Stati Uniti parlano di un atto deplorevole perché “tutti gli studenti dovrebbero poter avere accesso all’istruzione in pace e senza paura. Speriamo in una ripresa rapida dei feriti e piangiamo con le famiglie delle vittime”. Un messaggio di cordoglio arriva anche dall’Italia. La Farnesina, su twitter, definisce ”particolarmente ripugnante l’uccisione di decine di studenti, soprattutto giovani ragazze”. ”I nostri pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie mentre rinnoviamo il sostegno al popolo afghano in questo triste momento”.

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