Un concerto a tema, per non dimenticare

Puglia

Di

In due luoghi distinti dell’alta cultura barese si sono bene incrociate due istanze e due memorie nel nome della Shoah e dell’Anpi (benemerita associazione qui da noi presieduta da Pasquale Martino) con il fine di onorare la drammatica stagione che li vide testimoni dei campi di sterminio nazisti e della lotta per la Liberazione dal giogo fascista. Questi incroci in nome e per conto della musica ‘colta’ si sono svolti a Bari, e nel medesimo giorno (martedi 7 giugno), dapprima presso la Biblioteca De Gemmis e poi, a seguire, a Villa La Rocca- sede della Accademia Pugliese delle Scienze.
Per non dimenticare” era dunque il titolo dato alle due manifestazioni, in replica tra mattino e pomeriggio, stante un pubblico partecipe che ha seguito il programma stilato a dovere per il Collegium Musicum dal m° Rino Marrone. Programma che prevedeva due brani moderni in grado di rinverdire la memoria in musica di quei tragici momenti della storia europea del secolo scorso, come ha subito fatto l’eccellente brano d’apertura composto da Nicola Scardicchio su testo di Cosimo Lerario laddove grazie al monologo della bella voce della sempre brava Tiziana Portoghese (accompagnata dal violino di Carmine Scarpati, dal clarinetto di Giambattista Ciliberti e dalla fisarmonica di Francesco Palazzo) si ricostruiva un piccolo momento della Shoa.

LORO, IL PICCOLO GREGOR E LA TERZA POSIZIONE

parla infatti di un fortuito incontro avvenuto lì, sulla porta dell’inferno dei campi di sterminio (Terezin) quando un anonimo signore incontra Gregor, un bimbetto provetto violinista in formazione capace appunto di suonare sulla III posizione del suo strumento; Gregor è ignaro di quel che sta avvenendo sotto i suoi occhi ingenui e smagati ma tutti presi dal fascino della musica che lui suona sull’amato strumento. E noi testimoni di oggi sapremo grazie alla elegante e toccante prosa dell’autore Cosimo Lerario come egli finirà i suoi giorni, musicalmente felici, al pari di tanti suoi coetanei divorati dalla follìa dello sterminio nazista.

Seguiva un brano del compianto compositore greco Mikis Theodorakis:  una cantata eseguita dalla bella voce di mezzosoprano di Portoghese accompagnata dalla fisarmonica di Palazzo, in cui l’autore ricostruiva le drammatiche sensazioni di e in un altro famigerato campo di sterminio, Mauthausen, raccolte dai versi di un poeta come Iakovos Kambanellis anch’egli scampato allo sterminio della Shoah.

Ci siamo chiesti, alla fine di questi due concerti ‘a specchio’, se non sia il caso di replicarli in scuole e istituti scolastici superiori qui da noi, a Bari come in Puglia. Potrebbe questa essere una scommessa civile e storica insieme, magari da attuare nel prossimo anno scolastico, perché anche in giovani d’oggi non dimentichino. Mai!

Pierfranco Moliterni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube