Un’educazione milanese di Alberto Rollo finalista tra 12 del Premio Strega 2017

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

Di

presentato da  Giuseppe Antonelli e Piero Dorfles

Un’educazione milanese di Alberto Rollo, nome storico nel mondo dell’editoria italiana, è nella dozzina finalista del Premio Strega presentato dai due Amici della Domenica Giuseppe Antonelli e Piero Dorfles.

Scrive Giuseppe Antonelli, linguista e critico letterario: “È una autobiografia tridimensionale, che racconta allo stesso tempo la vita di una persona, di una città, di una generazione. E lo fa anche tramite libri, film, canzoni che hanno segnato quelle vite e quelle storie. È un libro in cui, come Pollicino, ciascuno può andare a cercare la propria strada, grazie alle tante tracce che l’autore ha disseminato sbriciolando pane per citabondi.
Seguendo la pista delle parole ed espressioni che il racconto evidenzia tra virgolette, ecco che questo romanzo di formazione diventa anche – oltre che un’educazione politica, civile, morale – un’educazione linguistica.”

Piero Dorfles, giornalista e critico letterario, sottolinea l’aspetto storico del romanzo: “Quello che disegna il racconto di Rollo non è solo l’autobiografia di una generazione, ma un punto di svolta cruciale del Novecento.
La generazione che ha vissuto il ’68, il ’77, gli anni di piombo, la Milano da bere, è anche quella che ha assistito al declino della centralità operaia, all’eclisse della lotta di classe come fattore portante della dinamica politica, al fondersi di culture e costumi una volta in conflitto tra loro.”

Il Premio e le tappe: dopo il tradizionale incontro a Benevento, sede del marchio Strega, il 24 maggio, gli autori si ritroveranno a Roma sul terrazzo di Casa Bellonci il 14 giugno per la proclamazione della Cinquina finalista. Il vincitore sarà decretato a Villa Giulia il 6 luglio.
Gli incontri degli autori con il pubblico e nelle scuole quest’anno si moltiplicano, e mostrano al volontà di “inclusione” del Premio Strega; volontà testimoniata anche dai nuovi voti, oltre a quelli dei 400 Amici della Domenica: si aggiungono infatti 200 tra scrittori e traduttori residenti all’estero, scelti dagli Istituti italiani di Cultura, e 20 voti collettivi di scuole, biblioteche e librerie.
Un proceso di allargmento iniziato da Tullio De Mauro e sposato e ampliato dal nuovo presidente Giovanni Solimine.

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