Migranti: Zuccaro, le indagini provano interessi delle mafie

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‘C’e’ una massa di denaro destinata all’accoglienza dei migranti che attira gli interessi delle organizzazioni mafiose e lo dico sulla base di alcune risultanze investigative”. Lo ha detto il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro in audizione alla Commissione Antimafia. ‘Sabato scorso e’ arrivata a Catania una nave con 498 migranti, se sulla nave della Ong che ha fatto l’intervento vi fossero state unita’ di polizia giudiziaria – ha aggiunto Zuccaro – avremmo gia’ preso i trafficanti e li avremmo gia’ nelle nostre galere, l’obiettivo delle indagini non sono le Ong ma i trafficanti’. Intanto l’Unhcr ha reso noto che e’ di 245 persone il bilancio finale dei morti o dispersi nel fine settimana nei due naufragi avvenuti nel Mediterraneo centrale.

“Ho sempre detto che ci sono soltanto ipotesi di lavoro che mi consentono di dire che qualche Ong possa essere finanziata da trafficanti di migranti, su questo non c’e’ dubbio che i trafficanti stanno in qualche modo ricattando le organizzazioni umanitarie che operano a terra”. Lo ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, nel corso dell’audizione in commissione Antimafia. “Ripeto che si tratta di ipotesi di lavoro, non ho mai detto che avevo un solo elemento probatorio in questo senso”, ha aggiunto. “Per contrastare il fenomeno del traffico di migranti, e’ fondamentale disporre del pronto intervento di unita’ di polizia giudiziaria. Poi, se tutte le Ong stanno al di la’ al delle acque libiche, si costringono tutti questi assassini a uscire allo scoperto”. Il procuratore ha ribadito che “non chiediamo particolari modifiche legislative, occorre una presenza piu’ massiccia e incisiva per esempio della Guardia di Finanza. Non si puo’ lasciare solo la Guardia Costiera, si deve rendere piu’ efficiente una macchina che in questo momento sta funzionando a mezzo regime per contrastare questo fenomeno”.

“Nessuna evidenza investigativa, ad oggi, dimostra che, da quando sono mutate le modalità del traffico dei migranti, si sia realizzato un accordo tra i trafficanti operanti in Libia e le nostre mafie: a quanto emerge dalle nostre indagini, appare un interesse delle organizzazioni mafiose a gestire il flusso di denaro che viene destinato all’accoglienza, ma non registriamo collusioni o accordi tra mafie autoctone e organizzazioni criminali operanti in Libia o in altri Paesi”. Lo ha detto Carmelo Zuccaro, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania, rispondendo a Laura Ravetto (Forza Italia) in un’audizione in commissione migranti. “In tempi passati – puntualizza – quando il traffico avveniva in maniera radicalmente diversa dall’attuale, e cioè con navi madri che scortavano i migranti fino al confine delle acque territoriali italiane, senza arrivare fino alla costa, era necessario disporre di barche che potessero andare loro incontro a prelevare i migranti: lì, nell’ambito di un’indagine che abbiamo svolto, abbiamo potuto percepire da parte di pregiudicati di Giarre riconducibili all’area di Cosa Nostra la messa a disposizione di alcune di queste barche”.

“La Guardia Costiera non ha mai registrato violazioni delle acque e dei confini territoriali. Dati Frontex invece mi dicono che, in alcuni casi, il travalicamento puo’ essere avvenuto”. Lo dice il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro , in audizione in Commissione Migranti. “Da procuratore ho il dovere di dirvi il rischio che c’e’- prosegue- dobbiamo sgombrare il campo dalla possibilita’ che si possa verificare. Parlo di rischi e di denunce come ipotesi di lavoro”, conclude Zuccaro .

“Il controllo dei flussi migratori appartiene al legislatore, non può appartenere alle Ong: cerchiamo di fare le operazioni di soccorso nel rispetto della legalità”. Lo dichiara Carmelo Zuccaro, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania, in un’audizione in commissione Migranti. “È ovvio che in caso di necessità – precisa – si possano e si debbano varcare i confini delle acque territoriali, ma laddove si agisce ‘soltanto’ per soccorrere delle persone in condizione di sfruttamento economico o altro, non tuttavia in pericolo di vita, si può discutere se sia utile o non utile fare attività di soccorso, ma, dal punto di vista giudiziario, abbiamo la bussola della legge. Il legislatore, infatti, ha disposto che non si possa fare attività di agevolazione della migrazione se non in stato di necessità”.

“Dal mio punto di vista, giudiziario, – prosegue Zuccaro – io dico che, poiché dei migrantiche arrivano in Italia solo una percentuale molto bassa avrà poi diritto all’asilo, tutti gli altri sono immessi necessariamente in un circuito illegale: non possono restare legalmente in Italia e quindi diventano vittime del fenomeno della tratta, che nella nostra procura distrettuale ha fatto registrare, negli ultimi due anni, il maggior numero di arresti e procedimenti di tutta Italia. Diventano poi anche vittime dello sfruttamento, del caporalato, di altre immissioni in circuiti illeciti”.

“È importante sanzionare le Ong che agiscono scorrettamente, così da impedir loro di infangare il lavoro di quelle che invece agiscono secondo solidarietà, ma non posso farne i nomi, perché sarebbe scorretto da parte mia. Io posso fare nomi soltanto se ho elementi di prova, e non posso in questo momento: sarei contento di scoprire che nessuna di queste Ong abbia avuto finalità diverse dalla solidarietà o finanziamenti diversi da quelli di chi condivideva lo scopo della solidarietà, ma non è neanche questo il mio obiettivo”. Lo dichiara Carmelo Zuccaro, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania, rispondendo a Erasmo Palazzotto (Sinistra Italiana/Possibile) in un’audizione in commissione Migranti. “Se io supero – sottolinea – il confine delle acque internazionali ed entro nelle acque libiche a fronte di una situazione di pericolo, non sono penalmente perseguibile, perché sto operando in stato di necessità; se io lo supero perché voglio salvare qualcuno che si muove per sfuggire alla miseria, sia pur per un sentimento di solidarietà, agevolo oggettivamente i trafficanti che si nascondono, che speculano e che in qualche modo ricattano chi agisce per solidarietà”.

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