Da inizio agosto per visitare Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, bisogna sborsare fino a 5 euro nei giorni festivi. L’iniziativa non convince tutti, ma sembra portare i suoi frutti. Servizio su Civita di Bagnoregio

Soprannominata “la città che muore” dallo scrittore Bonaventura Tecchi, che nacque proprio qui, Civita di Bagnoregio è uno dei borghi medievali più suggestivi d’Italia. Il villaggio, di origine etrusca, si trova sulla cima di una collina di tufo e argilla.

Candidata ad entrare a fare parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco, Civita di Bagnoregio ha però un problema: è sommersa dai turisti. Da gennaio sono arrivati ben 850’000 visitatori, mentre solo otto anni fa erano poco più di 40’000.

Per cercare di contenere l’assalto in questo borgo molto fragile dal punto di vista geologico, le autorità sono corse ai ripari. Se prima si pagava un euro e mezzo per transitare sul ponte da cui si accede al villaggio (una misura introdotta cinque anni fa), da inizio agosto bisogna sborsare tre euro nei giorni feriali e cinque in quelli festivi.

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