Sospeso lo stipendio a Sissy Trovato. La rabbia del padre

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“Mia figlia Sissy è stata abbandonata dalle Istituzioni che ogni giorno serviva, onorava la sua divisa, rispettava i colleghi ed il suo lavoro. Da febbraio le hanno sospeso anche lo stipendio. Se oggi penso che mia figlia appartenesse alla Polizia Penitenziaria, provo profonda vergogna”.

Lo dice con rabbia e dolore Salvatore Trovato Mazza, padre della giovanissima Sissy, la ragazza di Taurianova che due anni fa è stata trovata accasciata nell’ascensore dell’ospedale di Venezia mentre era in servizio, ferita da un colpo di pistola alla nuca.

Sissy si trova ricoverata in condizioni gravi in una struttura sanitaria riabilitativa a Zingonia, in provincia di Bergamo; è in stato vegetativo e lotta ogni giorno tra la vita e la morte.

“Mi trovo lontano da casa solo per lei, le parlo dolcemente dei suoi amici del suo cane, di tutto quello che ama e non posso fare a meno di pensare che è stata lasciata sola da chi era responsabile della sua vita”, si sfoga ancora il padre della ragazza.

Sissy lavorava come agente penitenziaria negli uffici del carcere della Giudecca di Venezia; il giorno in cui è stata trovata ferita in ospedale a Venezia, l’agente di Polizia Penitenziaria stava svolgendo servizio di vigilanza ad una detenuta.

“La Procura ha subito liquidato il caso come suicidio. Come si può affermare che mia figlia si è sparata alla nuca da sola senza aver esaminato l’ascensore, ripulito all’istante dopo la tragedia? Come si può ricostruire la traiettoria dello sparo senza aver esaminato da subito la ferita di mia figlia, visitata da un medico legale solo un mese dopo i fatti? Non faccio che domandarmi chi stanno coprendo. Perché né l’amministrazione penitenziaria né la magistratura hanno mai voluto approfondire quei fatti?”, si chiede Salvatore Trovato Mazza, che non trova pace e non vuole rassegnarsi dinanzi a questa drammatica situazione.

La battaglia legale dei familiari di Sissy va avanti, sostenuta dal comitato “Sissy la Calabria è con te”, nato dopo il grave fatto di cronaca che ha interessato l’agente di Polizia Penitenziaria.

“Sono commosso nel ricevere ogni giorno telefonate e e-mail di perfetti sconosciuti che si interessano della salute di mia figlia, quando chi aveva responsabilità della sua vita non solo ha sospeso lo stipendio dal 26 febbraio, ma neanche una volta è venuto a trovarla in ospedale”, aggiunge Salvatore Trovato Mazza.

Il comitato “Sissy la Calabria è con te”, guidato da un’amica di famiglia della ragazza e vicepresidente, Jo Pinto è in prima linea accanto ai coniugi Trovato Mazza insieme al gruppo “Sissy qui tutti con te”.

“Sissy è una guerriera – dice Jo – noi le siamo vicini con tutto il nostro affetto e con il sostegno concreto che possiamo dare: abbiamo organizzato serate in suo onore e raccogliamo fondi su un conto dedicato. Noi non la lasceremo mai sola”.

Fonte:inquietonotizie.it

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