Musica: si e’ spenta la stella di “Lady Soul” Aretha Franklin

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E’ morta a Detroit, all’eta’ di 76 anni Aretha Franklin. La Queen of Soul, come era stata soprannominata, e’ deceduta dopo una lunga malattia. Lo ha annunciato la sua portavoce Gwendolyn Quinn.

Nata a Memphis il 25 marzo del 1942, Aretha Louise Franklin e’ stata una delle icone della musica gospel, soul e R&B. Soprannominata “La Regina del Soul” o “Lady Soul” per la sua capacita’ di aggiungere una vena soul a qualsiasi cosa cantasse e per le sue enormi qualita’ vocali, si e’ aggiudicata ben ventuno premi Grammy (otto dei quali vinti consecutivamente nella stessa categoria dal 1968 al 1975). Nel 1987 e’ stata la prima donna a entrare a far parte della Rock and Roll Hall of Fame. Figlia di un predicatore battista, si trasferi’ a Detroit dopo la separazione dei genitori seguendo il padre iniziando a cantare con le sorelle nel coro della comunita’ religiosa. Dopo essere stata vicina a firmare un contratto con la Rca e diventata madre a soli 14 anni, decise di firmare con la Columbia, incidendo cinque album di scarso successo. Nei primi anni Sessanta riusci’ a portare al successo alcuni 45 giri, tra i quali Rock-a-bye Your Baby with a Dixie Melody. Nel 1961 sposo’ Ted White, che divenne suo manager alla Columbia Records. La svolta arrivo’ nel 1967 con il passaggio all’Atlantic Records e alla collaborazione con i produttori Jerry Wexler e Arif Mardin che impressero una venatura soul e alcuni loro lavori – ad esempio I Never Loved a Man (The Way I Love You) – influenzarono grandemente lo scenario R&B degli anni a venire, facendole meritare il titolo di The Queen of Soul.

In quegli anni la cantante consegui’ anche notorieta’ internazionale e, soprattutto con la sua interpretazione del brano Respect di Otis Redding, divenne un inno dei movimenti femministi e per i diritti civili. In questo periodo dominava le classifiche, ottenendo numerosi album d’oro e di platino e piazzando quasi tutti i suoi singoli nella top 10 della Billboard Hot 100. Dopo una relazione tempestosa che la condusse all’alcolismo, nel 1969 divorzio’ da Ted White. Tra gli album piu’ noti del periodo Live at Fillmore West e Amazing Grace, mentre tra i singoli di successo di quegli anni si ricordano Chain of Fools, (You Make Me Feel Like) A Natural Woman, Think e Baby I Love You. Dopo l’istituzione della categoria R&B in seno ai Grammy Award nel 1968, divenne imbattibile meritandosi per otto anni consecutivi quello della categoria “Best Female R&B Vocal Performance” e guadagnandone altri tre anche negli anni Ottanta, per un totale di 23 nomination. Nei primi anni settanta, Aretha Franklin scelse di utilizzare sonorita’ piu’ dolci, senza perdere nulla della sua potenza vocale. Pur continuando il sodalizio artistico con Wexler e Mardin, comincio’ ad assumere un ruolo sempre piu’ importante nel produrre i suoi lavori. Nel 1973 Quincy Jones collaboro’ al suo nuovo album You ma il disco, nonostante il singolo Angel scritto dalla sorella Carolyn sia diventato un classico della musica soul, non ebbe fortuna. Dopo questa esperienza, torno’ a farsi produrre da Wexler fino a che questi abbandono’ nel 1976 l’Atlantic Records, ponendo fine alla loro prolifica e fruttuosa collaborazione

Successivamente, nonostante le collaborazioni con artisti della caratura di Curtis Mayfield, i consensi di critica e pubblico cominciarono a scemare. Nel 1980 ARETHA ritorno’ all’attenzione del pubblico con la partecipazione al film The Blues Brothers, che divento’ un cult movie. Nello stesso anno, il produttore Clive Davis la mise sotto contratto con la sua Arista Records e le fece incidere i singoli United Together e Love All the Hurt Away, quest’ultimo in duetto con George Benson, che la riportarono in classifica. Nel 1982 l’album Jump to It, prodotto da Luther Vandross, suo ammiratore da sempre, le restitui’ popolarita’ e la riporto’ in cima alle classifiche. Ai Grammy del 1998, dovendo sostituire Luciano Pavarotti colpito da un malessere, improvviso’ in 20 minuti un’interpretazione del Nessun dorma in tonalita’ originale e cantando la prima strofa in italiano. La performance e’ considerata una delle piu’ grandi esibizioni di sempre ai Grammy. Nel 2000 ha partecipato al sequel Blues Brothers: Il mito continua, interpretando Respect. Per la sua nota paura di prendere l’aereo, non effettuava grandi spostamenti esibendosi solo nelle localita’ a portata d’auto. Ha continuato a pubblicare dischi in cui affiancava classiche ballate soul a pezzi piu’ attuali e moderni, collaborando con gli artisti piu’ talentuosi dell’R&B contemporaneo. Nel 2010 le era stato diagnosticato il cancro. Il 29 dicembre 2015 si e’ esibita con You Make Me Feel Like A Natural Woman durante la cerimonia per il conferimento dei Kennedy Center Honors a Carole King, autrice del brano, con il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama visibilmente commosso. La sua ultima esibizione risale al 2 novembre 2017.

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