Uomini, donne e bambini africani
sono apparsi qui,
nel Mediterraneo,
schiavi e deportati:
sfruttamento primitivo.
Genocidi compiuti da noi europei.
Abbiamo cancellato intere generazioni.
Abbiamo preso alla gente dell’Africa
ricchezze,
ma soprattutto vite umane.
Non tacciamo i disagi
che l’immigrazione oggi ci porta,
ma pensiamo che la miseria
dell’Africa dipende anche da noi.
Ci sono stati milioni di schiavi deportati:
sfruttamento selvaggio.
Oggi si muovono e muoiono,
morti inghiottiti dal mare.
Non sono rivoli di fuggiaschi,
esuli,
sopravvissuti,
sono popoli interi in movimento
fuggono dalle bombe e gas tossici,
e per fame.
Lasciano alle spalle
villaggi vuoti che restano
in ostaggio al silenzio,
case vuote,
saccheggiate.
I campi si ricoprono di sabbia,
gli alberi da frutto
inselvatichiti,
orfani dell’uomo.
Il loro passato è morto,
cercano una terra nuova
e sulle spiagge della partenza
si diffonde un rumore di folle invisibili
raccolte dai trafficanti.
Hanno deciso di morire in mare
nel canale di Sicilia,
vite umane spezzate
nel viaggio della speranza.
Anche se non conosciamo i loro nomi,
salviamoli.
Vincenzo Petrocelli