A Torino 1.527 feriti, calca da panico e psicosi terrorismo

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SENATORE M5S AVEVA DETTO, ‘DATI FARLOCCHI’. POI DEVE SCUSARSI

Una “folla presa dal panico e dalla psicosi da attentato terroristico” causati da “eventi in corso di accertamento”. E’ stato questo, ieri sera a Torino, a provocare gli incidenti in piazza San Carlo durante la proiezione su maxi schermo della finalissima di Champions League. I feriti sono 1.527, molti lievemente, ma tre sono in codice rosso. “Sembrava di stare all’Heysel”, racconta un anziano tifoso. I dati sono stati forniti dalla prefettura di Torino dopo che il senatore del M5s Alberto Airola aveva scritto su Fb che i numeri forniti nella notte dai media erano ‘farlocchi’, con lo scopo di ‘infangare il buon lavoro di amministrazione comunale, prefettura e questura’. Aitola poi ha dovuto scusarsi: ‘Non volevo fare polemica’.

Sono 1.527 le persone rimaste ferite negli incidenti avvenuti ieri sera in piaza San Carlo, durante la diretta sul maxi schermo della partita di Champions League tra Juventus e Real Madrid. La maggior parte, 1.142 persone, sono state medicate negli ospedali torinese, le restanti nei nosocomi della cintura. Proseguono intanto le indagini per accertare le cause che hanno scatenato il panico e la psicosi da attentato terroristico. Secondo il racconto di alcuni testimoni, la folla avrebbe udito degli scoppiettii, forse di petardi, cominciando a correre in tutte le direzioni e travolgendo chi cadeva per terra. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo. Al momento non e’ stata formulata alcuna ipotesi di reato. “Stiamo cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti – ha detto il procuratore capo Armando Spataro – attraverso dichiarazioni di persone presenti, analisi dei filmati disponibili e le relazioni degli operatori delle forze dell’ordine addetti al controllo della sicurezza”.

Il questore Angelo Sanna ha affermato: “Stiamo lavorando, abbiamo qualche spunto. Sara’ importantissimo accertare le cause che hanno provocato il panico”. Per il questore “e’ fondamentale che cittadini in qualsiasi parte della piazza possano aver notato fatti, episodi situazioni che poi hanno provocato il panico ci contattino e ci diano informazioni. In qualsiasi parte della piazza – ha aggiunto – in particolare per noi e’ importante comprendere soprattutto cosa e’ successo nel lato destro di piazza San Carlo perche’ abbiamo avuto la sensazione che e’ da quel lato che e’ partito il tutto”. Il questore ha sottolineato che “non ci sono elementi per dire al momento che il tutto sia stato provocato da uno scoppio da un petardo o da un rumore simile e percepito solo in quell’area, perche’ da altre parti della piazza sembrerebbe che non sia stato percepito”.

Il prefetto Renato Saccone ha riunito stamattina il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Presenti la sindaca Chiara Appendino, il prefetto Renato Saccone, il questore Angelo Sanna, il comandante provinciale dei carabinieri Emanuele De Santis e il comandante dei vigili Alberto Gregnanini. “Il panico e’ difficilmente governabile – ha detto il prefetto – e agiremo per prevenire e adottare ogni misura. D’altra parte i controlli antiterrorismo hanno funzionato sempre benissimo in tutte le manifestazioni che hanno caratterizzato e caratterizzeranno Torino”. Al termine della riunione, Appendino ha fatto visita ai feriti negli ospedali. Gravissime sono le condizioni del bambino di 7 anni e mezzo, ricoverato al Regina Margherita per trauma cranico e toracico, e di due donne, di 28 e 64 anni, entrambe schiacciate dalla folla e ora in prognosi riservata.

Restano gravi le condizioni del piccolo Kelvin, il bambino cinese di 7 anni e mezzo travolto dalla folla, ieri sera, in piazza San Carlo. Il piccolo, ricoverato al terzo piano dell’ospedale Regina Margherita, ha riportato un trauma cranico e un trauma toracico. Sono proprio le contusioni ai polmoni a preoccupare i medici, che mantengono la prognosi riservata. Fuori, ad attendere notizie, insieme al padre del bambino, da 35 anni in Italia, c’e’ la sorella, anche lei rimasta ferita a una gamba. “All’improvviso tutti hanno cominciato a correre – racconta la giovane in lacrime dinanzi alle telecamere – e anche noi siamo scappati. Poi qualcuno davanti a noi e’ caduto e siamo caduti anche noi. Dopo pochi secondi ci siamo ritrovati sepolti. Un ragazzo ha preso mio fratello, l’ha messo da parte e ha chiamato i soccorsi. Era cosciente e piangeva, poi siamo andati al Mauriziano in ambulanza”. Stamattina la sindaca Appendino si e’ recata in ospedale e si e’ informata sulle condizioni del piccolo.

“Sono vicino a tutte le persone che ieri sera hanno vissuto momenti di panico, paura e di smarrimento, ai feriti e ai loro famigliari, con l’auspicio che presto si riprendano”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, commentando i fatti di piazza San Carlo. “Un pensiero particolare – aggiunge Chiamparino – al bambino e alla giovane ragazza tuttora ricoverati in condizioni critiche ma stabili, ai quali auguro una pronta guarigione e di poter tornare al piu’ presto nelle loro famiglie”.

 

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