Francesco Taskayali: giovane promessa del pianismo internazionale

Cinema

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Pianista e compositore ma soprattutto giovane e talentuoso cittadino del mondo, Francesco Taskayali è pronto a celebrare la più recente tappa del suo cammino artistico il prossimo 19 maggio con l’uscita del nuovo album Wayfaring, quarto lavoro in studio e primo per l’etichetta INRI CLASSIC, nata dall’altrettanto promettente collaborazione tra Warner Music Italy e INRI

“Wayfaring” verrà presentato in occasione di Piano City e negli instore presso laFeltrinelli di Milano, Roma e Latina. Il nuovo traguardo dell’artista che spopola sul web grazie ad una vasta fanbase eterogenea ed internazionale arriva dopo una strada fatta di riconoscimenti accademici e diplomatici, spot e colonne sonore e un tour mondiale.

Animo mediterraneo e cuore cosmopolita: il suo passaporto artistico è un alternarsi tra vicoli assolati e moderni skyline, solchi musicali inconfondibili scaturiti da una vita fatta di viaggi, incontri e scoperte, dove il passo segnato dal cammino diventa melodia. Sorprendente testimonianza di maturità artistica presente in Wayfaring è l’abbandono della formula esclusiva del pianoforte solo che in ben quattro brani presenti in tracklist (Introitus, Midnight, Cihangir, Bazar) viene avvolto dai suoni degli strumenti a corda della cultura mediterranea e mediorientale o evidenziato da batterie elettroniche e sintetizzatori. Come correttamente dichiara Ale Bavo che ne ha firmato gli arrangiamenti, “Taskayali scrive musica geografica. Da un lato, le armonie ampie richiamano i paesaggi pietrificati dal sole del deserto. Dall’altro, gli improvvisi e radiosi giochi melodici rivelano un sapore urbano, di mercati caotici in lontane metropoli multiculturali”.

Non mancano parentesi dedicate all’improvvisazione o alla ricerca come Anatolia, che nasconde un omaggio a Black Heart di Fazil Say, o Vienna, che riaccende la vena jazz e la passione per Keith Jarrett. Wayfaring è però in primo luogo lo specchio dell’animo di un giovane che dialoga con l’amore (Emel), gioca a fare il postmoderno accostando notturni di Chopin alla colonna sonora della serie tv cult Narcos (3 A.M.) o rielabora nostalgicamente i suoni della sua infanzia (Black Sea).

Protagonista indiscussa di tutti i 12 inediti è una melodia senza confini che si fa portavoce della storia personale di un animo inquieto come quello del mare, capace di divenire tempesta di emozioni partendo dal semplice e misurato suono di una goccia d’acqua sul davanzale (Bazar), filo conduttore di un album che come un diario di viaggio va vissuto con nuovo impeto ad ogni ascolto.

 

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