Mentre Kyiv è in mezzo a intensificati timori di nuovi scontri tra le sue truppe e quelle ibride russe nell’oriente del paese, la Gran Bretagna ha ospitato il 6 luglio un vertice sull’Ucraina.

Ai colloqui di Londra, guidati dal ministro degli esteri inglese, Boris Johnson, e dal primo ministro ucraino, Volodymyr Groysman, hanno partecipato 30 ministri degli esteri e si sono concentrati sulle riforme anticorruzione e democratiche.
Il forum si è tenuto dopo che Theresa May ha incontrato il signor Groysman in Downing Street per riaffermare l’impegno del Regno Unito verso il paese, e condannare l’illegale annessione della Crimea da parte della Russia.

Dall’inizio dell’estate, ma principalmente nell’ultimo mese, sono morti 23 soldati ucraini e oltre cento feriti.
Johnson nel suo discorso di apertura ha dichiarato che “l’approvazione dell’ambiziosa agenda di riforme dell’Ucraina non è solo un bene per il paese, ma per l’intera Europa”.
“Noi siamo all’avanguardia per sostenere l’Ucraina, e stiamo anche aiutando l’istituzione e la gestione dell’Ufficio Nazionale Anticorruzione”.

“Vorrei confrontarmi di più con Trump – ha affermato Boris Johnson – per risolvere alcune delle problematiche di Kyiv e distribuire una missione d’addestramento militare britannico per rafforzare le forze armate dell’Ucraina”.
Il paese sta ancora lottando contro il devastante ciberattacco della scorsa settimana. Gli ucraini sono convinti, ha spiegato il primo ministro ucraino, che il virus NotPetya, diffusosi in fretta in “tutto il mondo, sia nato in Russia”.

Nel suo intervento Groisman, ha spiegato che il disegno di legge di privatizzazione ucraino, approvato dal governo questa settimana, e inviato prima della presentazione al Parlamento al Consiglio nazionale delle riforme, permetterà agli investitori di essere protetti sotto la legge inglese.
“Abbiamo implementato regole che ci consentiranno di entrare nel processo di privatizzazione della legge inglese. Ciò significa che in Ucraina forniremo la trasparenza, la competitività e la protezione degli investimenti”, ha dichiarato Groisman durante la conferenza.
Il capo del governo ucraino ha poi sottolineato l’importanza della ripresa e l’attuazione degli investimenti nel settore pubblico, includendo la vendita dei beni.

Groisman ha osservato che quest’anno, l’economia ucraina sta mostrando una crescita di circa il 2%. Ha aggiunto, riferendosi ad un recente studio della European Business Association (EBA), che l’ottimismo degli investitori è tornato al livello di sei anni fa.
L’indice EBA degli investimenti nella prima metà del 2017 è aumentato da 2,85 a 3,15 punti sui 5 possibili, che è la migliore cifra dalla metà del 2011, quando era a 3,39 punti, da dove è repentinamente sceso a 2,56.
Secondo un recente studio, solo il 13% delle imprese ha considerato attraente il clima d’investimento in Ucraina, mentre la visione opposta è detenuta dal 54%; sei mesi fa però, questi valori erano del 9%, e del 67%, rispettivamente. Tra gli intervistati, il 38% considera i prossimi 6 mesi dell’Ucraina come un mercato redditizio per gli investimenti.

Coloro che hanno risposto hanno indicato positivi:
– Liberalizzazione del mercato dei cambi;
– L’apertura dei registri dei dati pubblici;
– Graduale deregolamentazione;
– Un notevole sviluppo dei servizi elettronici (in particolare, il sistema elettronico dei rimborsi IVA);
– La semplificazione delle procedure per ottenere i permessi di costruzione;
– La moratoria sulle ispezioni.
Gli investitori si sono dimostrati insoddisfatti per:
– la mancanza di cambiamenti significativi (20%);
– corruzione (19%);
– lento ritmo delle riforme (15%).

Ricordiamo, che anche lo stesso Boris Johnson ha sottolineato che le riforme anticorruzione in Ucraina stanno vivendo un momento di stanca. “C’è un chiaro segnale che le riforme anticorruzione in Ucraina si stanno bloccando”, ha dichiarato Johnson.
Tuttavia, il ministro degli esteri britannico ha notato che negli ultimi tre anni in Ucraina c’è stato un grande avanzamento nelle riforme.
Johnson ha rilevato una stasi nella creazione dei tribunali speciali contro la corruzione e ha sostenuto che “ritengo che tutti siano d’accordo che dobbiamo fare di più per adempiere gli ideali di coloro che hanno sfidato i proiettili dei cecchini durante la Rivoluzione Maidan. La corruzione deve essere eliminata, credo che siamo tutti d’accordo”, ha insistito.

Il ministro degli esteri inglese ha aggiunto che l’Ucraina dovrebbe attuare la riforma elettorale “in tempo per i prossimi sondaggi nazionali del 2019, a partire dalla nomina di una nuova Commissione elettorale centrale e da norme e punizioni più forti per la incuria elettorale”. “Coloro che hanno beneficiato del vecchio sistema ovviamente combatteranno e batteranno i chiodi per difendere i loro privilegi. Ma l’Ucraina beneficia di un notevole numero di leader – nel governo, nel parlamento e nella società civile – molti dei quali ho avuto il privilegio di incontrarli”.

“E credo che queste persone siano dedicate al loro paese e decise a costruire un’Ucraina pacifica e prospera. Io sono certo e confido che prevarranno e supereranno coloro che vogliono ostacolare il progresso dell’Ucraina per motivi di guadagno personale”, ha espresso Boris Joohnson.

Gabrielis Bedris