Nella fornace del San Nicola, un Bari bello batte il Parma e passa al turno successivo della Tim Cup

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Bari – Nel forno rovente del San Nicola Bari e Parma si sono incontrate per il secondo turno di Tim Cup all’esordio, entrambe, per questa stagione 2017-18.

Fuori Brienza, dentro Salzano, questa la sostanziale novità rispetto alle formazioni mandate in campo da Grosso in Trentino, Grosso – stasera – alla sua prima partita di categoria da allenatore.

Davanti a Giampiero Ventura il Bari di Grosso è sceso in campo con Micai tra i pali, Tello e Morleo terzini, Capradossi e Tonucci stopper, Basha regista difensivo, Salzano, appunto, e Busellato mezzali, Improta e Galano ali e Nenè centravanti.

Il Parma con i rinforzi in panchina, mentre il Bari a cercare una sua precisa identità anche se ancora spuntato di almeno tre pedine, dopo le buone e confortanti prove in Trentino.

Calcio d’inizio ed è subito il Parma in vantaggio su rigore concesso per un fallo commesso da Tonucci in area al 1′, rigore trasformato da Calaiò.

Al 3′ risponde Nenè su assist di Salzano con un piatto destro, di prima, poco alto sulla traversa.

Nei primi dieci minuti è stato il Parma ad essere più attento rispetto al Bari, più manovratore, poi il Bari ha cominciato a prendere le misure con un buon giro palla, pur peccando un po’ negli smarcamenti che hanno di fatto evitato l’ultimo passaggio in verticale verso gli attaccanti in quanto i difensori ducali, Lucarelli e De Cesare, han subito risposto di prima spazzando via il pallone.

E’ sempre il Bari a far la partita col possesso palla non tanto con la qualità quanto con la quantità e al 15′ si comincia a percepire odor di pareggio: è Galano che ci prova da lontano con un tiro preciso ma debole e centrale

Più passa il tempo più il Bari guadagna campo continuando nella sua pressione non concedendo nulla al Parma, e al 35′ ecco che su cross millimetrico di Basha Galano, con la testa, sorprende Frattali mettendo a segno la prima rete per il Bari ma soprattutto, pareggia le sorti della gara.

Al 40′ ancora Galano che da fuori area fa partire un bolide che Frattali para di pugno.

Insomma un Bari in crescendo grazie anche agli inserimenti senza palla dei due terzini Tello e Morleo.

Bari che gioca con personalità e padronanza anche se deve migliorare nelle verticalizzazioni ed è proprio così che inizia il secondo tempo pur senza incidere.

E allora il Parma capisce che c’è anche lui in campo e comincia a guadagnare terreno anche senza risultare pericoloso, forse il caldo, forse un Bari ben piazzato, fatto sta che la partita comincia a vivere un momento di stanca e poco divertente, se non fosse per qualche assolo pericoloso di Baraye. La verità è che fa molto caldo e i giocatori ne risentono e solo qualche acrobazia, qualche invenzione, un rigore, insomma qualche genialità potrebbe rompere l’equilibrio.

Al 72′ tocca a Brienza che prende il posto di Busellato il quale aveva fatto bene fino a quel momento.

Mentre al 74, su punizione dalla tre quarti, Nenè ci prova con un missile che va a far la barba al palo.

Al 78′ è la volta di D’Elia che prende il posto di Morleo che ha fatto una bella gara.

Il Parma, nel frattempo, nonostante i cambi di D’Aversa, continua a non pungere lasciando al Bari il pallino del gioco.

E all’89’ ecco la tanto attesa acrobazia: cross di Improta per Galano che con una rovesciata delle sue mette la palla in gol portando in vantaggio il Bari.

A legittimare la vittoria ed il passaggio del turno ci ha pensato Brienza che su un cross innocuo ha preso il palo destro.

Brividi per il Bari nel finale: su punizione di Siligardi, Micai esce male e fa rimbalzare la palla in area senza che nessun parmigiano riesce ad ottimizzare.

Bari che passa il turno, ma soprattutto un Bari che cresce in personalità e in padronanza del pallone. Buono anche lo spirito di sacrificio in difesa e a centrocampo, lo stesso intravisto a Moena contro la Fiorentina.

Insomma, pur essendo ancora calcio d’agosto, e senza esaltarsi troppo, qualche buon segnale il Bari lo ha dato a Grosso che sicuramente sarà soddisfatto. Come dice il proverbio: se son rose fioriranno…

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