Trump chiude il programma per i ‘dreamers’ e cancella diritti figli immigrati irregolari

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Donald TRUMP vuole mettere fine a un’altra legge voluta da Barack Obama. Il ministro della Giustizia Jeff Sessions ha annunciato che non accetterà più domande di ammissione al programma Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals ), che metteva al riparo dall’espulsione i cosiddetti ‘dreamers’, i figli di immigrati irregolari. Tuttavia, gli attuali 800mila beneficiari del programma non saranno toccati da quella che è stata definita una “ordinata chiusura” dell’iniziativa voluta nel 2012 da Obama. Sessions ha stabilito che nell’introdurre il Daca Obama aveva bypassato il Congresso, responsabile della legislazione in materia di immigrazione. Si è trattato, ha detto, di “un esercizio di autorità anticostituzionale da parte del potere esecutivo”.

Il Daca, ha sostenuto Sessions, ha comportato un aumento di ingressi negli Stati Uniti di minori non accompagnati e una perdita di posti di lavoro per i cittadini Usa. La gradualità con la quale verrà smantellato il Daca, ha detto ancora il ministro della Giustizia, consentirà al Congresso di legiferare sulla questione, se lo riterrà necessario. I funzionari dell’immigrazione continueranno a gestire le domande di rinnovo per i prossimi 6 mesi e consentiranno ai beneficiari del programma di mantenere la protezione fino al 2019.

Le persone protette dal programma Deferred Action for Childhood Arrivals (Daca), voluto nel 2012 da Barack Obama per consentire agli immigrati irregolari, entrati da bambini nel Paese, di evitare il rimpatrio e ricevere un permesso di lavoro o di studio biennale e rinnovabile, sono 787.580, secondo i dati del governo statunitense. Per entrare nel programma, i richiedenti dovevano avere meno di 31 anni al 15 giugno 2012, quando il programma è iniziato, ed essere “senza documenti”, ovvero irregolari. Dovevano inoltre essere arrivati prima di aver compiuto 16 anni e aver vissuto negli Stati Uniti ininterrottamente dal giugno 2007. Inoltre, non dovevano aver commesso reati o rappresentare una minaccia per la sicurezza nazioanale.

“E’ ora che il Congresso agisca”. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump nel giorno in cui la sua amministrazione ha deciso di mettere fine a un programma voluto da Barack Obama per proteggere i diritti degli immigrati che vivono e lavorano negli Stati Uniti e che erano stati portati illegalmente nel Paese quando erano bambini. Secondo il leader Usa lo smantellamento “graduale, non improvviso” del Deferred Action for Childhood Arrivals (Daca) crea una “finestra di opportunita’ per il Congresso per finalmente agire”. In una nota diffusa dalla Casa Bianca,Trump sostiene che in quanto presidente ha il compito di “difendere il popolo americano e la Costituzione”. Lui ha detto di “non favorire la punizione di bambini, molti dei quali ora sono adulti, per le azioni dei loro genitori ma dobbiamo anche riconoscere che siamo una nazione di opportunita’ perche’ siamo una nazione di leggi”. Criticando Obama per avere bypassato il Congresso nel 2012 con il Daca, Trump ha sottolineato come “un decennio di fallimenti a Washington nell’attuare una legge federale sull’immigrazione ha avuto conseguenze sia prevedibili sia tragiche” tra cui salari piu’ bassi e maggiore disoccupazione per i lavoratori Usa. Secondo Trump, “prima di chiederci cosa sia giusto per gli immigrati illegali, dobbiamo anche chiederci cosa sia giusto per le famiglie, gli studenti, i contribuenti americani”. Il leader Usa si e’ detto “impaziente” di lavorare con repubblicani e democratici in Congresso per trovare una soluzione che “metta al primo posto i cittadini americani che lavorano sodo”. 

La decisione di eliminare le tutele per i “dreamers”, i giovani immigrati clandestini arrivati negli Stati Uniti da piccoli “e’ crudele”. Cosi’ l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, condannando con durezza la decisione del presidente Donald Trump di eliminare il programma Daca (Deferred Action for Childhood Arrival), varato dal predecessore Barack Obama per proteggere rispetto alle deportazioni circa 800.000 immigrati senza documenti. “La decisione di porre fine al Daca non e’ solo sbagliata. E’ particolarmente crudele offrire ai giovani il sogno americano,incoraggiarli ad uscire dall’ombra e a fidarsi del governo per poi punirli per questo”, ha attaccato Zuckerberg, indicando come questo sia “un triste giorno” per gli Usa. La fine del programma Daca e’ stato annunciato oggi dal ministro di Giustizia Jeff Sessions. Ttump, come anticipato, ha dato sei mesi di tempo al Congresso per trovare una “soluzione” legislativa al problema “dreamers”.

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