Cassetta postale in pensione, arriva domicilio digitale

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​La ‘vecchia’ cassetta postale ora va in pensione: sblocco immediato del domicilio digitale, l’indirizzo online attraverso cui ognuno potra’ essere raggiunto dalla P.A.

Addio cassetta postale, benvenuto DOMICILIO DIGITALE. Arriva l’indirizzo online attraverso il quale ognuno potrà essere raggiunto dalla Pubblica Amministrazione. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo del Codice dell’amministrazione DIGITALE della Pubblica amministrazione. Tempi anticipati, quindi: si procede senza aspettare la piena messa a regime dell’Anagrafe unica della popolazione residente. Chi vuole, può attivare subito il DOMICILIO come posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito in linea con le regole europee. Al DOMICILIO DIGITALE giungeranno tutte le comunicazioni e le notifiche della PA, comprese le multe. Verranno poi azzerate gradualmente le spese postali: il DOMICILIO DIGITALE rappresenterebbe un risparmio considerevole per le casse pubbliche dato che le spese postali ammontano per le sole Pa locali a non meno di 250 milioni annui. 

 “Le linee portanti del nuovo intervento legislativo – si legge nel comunicato finale del Consiglio dei ministri – sono: proseguire nell’opera di razionalizzazione delle disposizioni contenute nel Codice dell’amministrazione DIGITALE e di deregolamentazione già avviata con il precedente intervento; rafforzare la natura di ‘carta di cittadinanza DIGITALE‘ della prima parte del Codice, concentrando in essa le disposizioni che attribuiscono a cittadini e imprese il diritto a una identità e a un DOMICILIODIGITALE, quello alla fruizione di servizi pubblici online in maniera semplice e mobile-oriented, quello a partecipare effettivamente al procedimento amministrativo per via elettronica e quello a effettuare pagamenti online”. E ancora: “Promuovere integrazione e interoperabilità tra i servizi pubblici erogati dalle diverse amministrazioni; garantire maggiore certezza giuridica in materia di formazione, gestione e conservazione dei documenti digitali; rafforzare l’applicabilità dei diritti di cittadinanza DIGITALE e accrescere il livello di qualità dei servizi pubblici e fiduciari in DIGITALE; promuovere un processo di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e garantire un utilizzo più efficace dei dati pubblici attraverso moderne soluzioni di data analysis”. 

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