Operazione Atalanta: nave Fasan addestra la polizia somala

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ROMA – Nei giorni scorsi, nelle acque antistanti Mogadiscio, la Fregata italiana Virginio Fasan, unità di bandiera delle forze aeronavali europee attualmente schierate nel Corno d’Africa in contrasto alla pirateria nell’ambito dell’Operazione Atalanta, è stata impegnata in attività di “Local Maritime Capacity Building”(LMCB) con le forze di polizia marittima della Somalia per fornire loro alcune nozioni base sulle procedure operative utilizzate per fronteggiare la minaccia della pirateria e, più in generale, la minaccia della criminalità marittima.

Tra le attività – spiega la Difesa – sono state condotte esercitazioni di “boarding operations”, ossia tutte le operazioni che servono per il controllo e l’ispezione del traffico mercantile, sia quindi del personale a bordo che del carico trasportato. In questa situazione, i fucilieri di marina della Brigata Marina San Marco, imbarcati su Nave Fasan come reparto speciale per l’Operazione Atalanta, hanno mostrato ai militari somali le modalità di approccio in sicurezza ad un possibile mercantile, oggetto di controllo, e la conduzione delle verifiche previste dello stesso, sia nel caso in cui il mercantile sia collaborativo, sia nel caso contrario.
Nello stesso periodo, il Force Commander dell’Operazione Atalanta, Contrammiraglio Fabio Gregori, da oltre un mese al comando delle forze europee in zona d’operazione, ha visitato l’International Compound dell’ Aeroporto internazionale di Mogadiscio, dove, nell’ambito delle cosiddette attività di “Leader Engagment”, ha incontrato alcuni dei rappresentanti militari delle maggiori missioni internazionali impegnati in Somalia, tra cui European Union Training Mission (EUTM), Africa Mission in Somalia, European Union Capability e la Military Coordination Cell della Combined Joint Task Force – Horn of Africa. Il giorno seguente alcuni rappresentanti militari delle medesime missioni sono stati invitati a bordo e con il Contrammiraglio Gregori si sono confrontati sulla situazione attuale della Somalia.

Le attività di Local Maritime Capacity Building, cosi come quelle di Leader Engagement, – spiega la Difesa – sono tutte strettamente connesse alle attività di contrasto alla pirateria, e rientrano pienamente nel mandato europeo dell’Operazione Atalanta che, oltre all’obiettivo di fornire diretta protezione al traffico mercantile in transito nelle acque del Corno d’Africa, si propone anche di favorire lo sviluppo di forze di polizia marittima somale, rendendole capaci in autonomia di poter contrastare efficacemente la criminalità marittima. Questo fa dell’Operazione Atalanta una missione che, insieme alle altre missioni europee “sorelle”, tra cui EUCAP ed in particolare EUTM Somalia, che vede attualmente impegnati i militari italiani sotto il comando dal primo luglio scorso del Brigadiere Generale Pietro Addis dell’Esercito Italiano, rappresenta lo sforzo europeo per contribuire alla sicurezza internazionale di questa importante regione del globo, avendo come primario obiettivo la stabilizzazione e lo sviluppo, nel campo marittimo e della sicurezza interna, dello stato federale della Somalia.

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