Una bussola per la giungla delle disinformazioni

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Per navigare nella foresta pluviale della disinformazione pro-Cremlino è necessaria una bussola speciale; infatti, invece che indicare il polo nord magnetico della Terra, dovrebbe tendere a puntualizzare giudizialmente l’Occidente.

Così, con l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali del 2018 in Corea del Sud, lo sport arriva all’apice dell’agenda dei propagandisti. Il nuovo messaggio è che la “mafia sportiva anglosassone” si è impadronita delle organizzazioni sportive internazionali.
La logica funziona: con i suoi scandali di doping questo pezzo serve alla Russia come capro espiatorio per le potenze occidentali che “stanno controllando i suoi utilizzatori di doping”. Qui sentiamo l’eco della campagna di disinformazione che da più di un anno accusa l’Occidente di cospirare contro la Russia e di usare un’agenzia antidoping proprio per questo.

La storia di cui sopra è passata dalla pagina in lingua inglese di Katehon.com alla divisione della disinformazione ceca, Zvedavec.org. Il presidente del consiglio di vigilanza di Katehon, è l’uomo d’affari russo, Konstantin Malofeev, che è in entrambi gli elenchi delle sanzioni degli Stati Uniti “per sostenere e finanziare i separatisti dell’Ucraina orientale”.
Malofeev è anche il fondatore del gruppo mediatico pro-Cremlino, Tsargrad, che promuove i “valori ortodossi” e diffonde spesso disinformazione.

I suoi precedenti capolavori includono un rapporto della CIA che prevede l’eliminazione fisica del presidente russo Vladimir Putin.
Katehon, dal canto suo, in luglio, ha lanciato uno scoop in cui “c’era un colpo di Stato negli Stati Uniti e che il Congresso americano aveva dichiarato una guerra economica sia alla Russia che all’UE”.
Ne hai sentito parlare? Io no!
Il canale russo Channel One ha usato la pagina Facebook di Mikheil Saakashvili come “prova” che è un burattino statunitense.
Oltre alle Olimpiadi, si sta avvicinando anche l’ospitalità della Coppa del Mondo FIFA, per cui la disinformazione in materia di sport è davvero fiorente.

Uno dei pezzi di questa settimana è riuscito a riunire non meno di tre componenti di amate conspirazioni pro-Cremlino:
1. L’ex governatore di Odessa, Mikheil Saakashvili è un burattino statunitense;
2. Saakashvili [attraversando il confine dell’Ucraina] adempie un piano segreto della CIA;
3. L’obiettivo del piano è quello d’interrompere sia la Coppa del Mondo di calcio in Russia che le elezioni presidenziali.
Questa settimana sono riapparse anche alcune vecchie storie, tra cui le Torri Gemelle dell’11 settembre, presumibilmente un atto organizzato dalle autorità statunitensi, nonché la pretesa che si stiano creando armi biologiche nei laboratori americani della Georgia. Boh?

Gabrielis Bedris

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