OSCE in Ucraina: osservatori o confidenti?

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“Il numero di russi nella OSCE SMM (la Missione speciale degli osservatori dell’OSCE in Ucraina) nel Donbas è raddoppiato dall’anno scorso”, ha spiegato l’inviato ucraino per il sottogruppo umanitario del Gruppo di contatto trilaterale di Minsk e primo vicepresidente della Verkhovna Rada, Iryna Gerashchenko, durante un servizio di notizie della Tv, TSN.“A proposito, la presenza di russi nell’OSCE SMM è raddoppiata, mentre la presenza di serbi, bielorussi è aumentata più volte nell’ultimo anno”, ha riferito a TSN. Secondo le sue affermazioni, è importante che tutti coloro che lavorano per l’OSCE SMM siano “imparziali e impegnati nelle loro funzioni”.Riferendosi inoltre alla possibilità che nel Donbas ci potrebbe essere una missione di forze di pace delle Nazioni Unite, ha sostenuto che l’Ucraina, nella sua proposta presentata all’ONU, ha stabilito una condizione fondamentale: “non ci devono essere russi perché rappresentano il paese aggressore. Gli invasori, non rispettano l’integrità territoriale e la sovranità ucraina, le persone di altri paesi potrebbero avere dei sentimenti benevoli verso la Russia – questo succede – ma non sono assalitori, quindi Kyiv non ha ragione di sospettare che i rappresentanti di questi paesi amici possano nutrire sentimenti perfidi; ma i russi non ci devono essere”, ha sottolineato Gerashchenko.A suo parere, è mancanza di considerazione verso l’Ucraina non dimostrare, e non dichiarare sinceramente come funziona la procedura di “selezione degli osservatori di monitoraggio; operazione che avviene molto spesso”.

La diplomatica ucraina ha anche indirettamente ricordato il monitor russo dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) che, apparso ubriaco in un video, aveva riferito il 30 ottobre del 2015, di aver lavorato per l’intelligence russa. Il filmato in questione, mostrava un uomo identificato come Maksim Udovichenko, mentre stava parlando ai residenti di Severodonetsk nella regione di Lugansk nella parte controllata dall’Ucraina, una città proprio sulla prima linea della guerra.Udovichenko, nel filmato si ode che sostiene con i residenti che “l’Ucraina è una m…” e che “c’è una grande Russia. Proprio qui accanto”. In un’altra sezione del video, mentre si trovava in una camera d’albergo, ha affermato che “ha servito nelle forze armate russe” ma “che si è ritirato nel 2010”, mentre, nello stesso momento in cui divagava con la sua storia, sono apparsi i suoi colleghi di OSCE per portarlo via dall’operatore cinematogrefico e chiuderlo in un’altra stanza. Il video completo riporta che il signor Udovichenko si è identificato come un “ufficiale di GRU”, e ha apparentemente minacciato il giornalista: “Sei fuori di testa?

Stai sconvolgendo tutto con la persona sbagliata!”. I commenti di allora, che francamente non si sono mai dissolti, parlavano di legami tra il GRU russo e la OSCE.Nel 2015, la missione speciale di monitoraggio in Ucraina, per prendere le distanze dallo scandalo, ha subito intrapreso misure rilasciando una dichiarazione secondo cui il signor Udovicheno non faceva più parte della missione dopo il suo “comportamento estremamente inappropriato”.

Ma, il comportamento di SMM OSCE, che ha preso l’iniziativa di eliminare un suo collaboratore, è stata una chiara violazione al codice di condotta OSCE, infatti, non è stato menzionato che le cause dell’allontanamento dal corpo degli osservatori fossero state le affermazioni rilasciate e il suo background; ma il suo comportamento – ubriaco.Michael Bociurkiw, il portavoce dell’OSCE, ha ripetutamente assicurato che tutti i membri passano attraverso un rigoroso controllo prima di poter entrare a far parte del corpo.

La missione si basa sulla buona fede degli Stati partecipanti che dovrebbero operare su basi imparziali.
Spesse volte le autorità ucraine hanno posto la questione: “perché i cittadini di un paese aggressore possono essere autorizzati ad operare come monitor nello Stato che hanno aggredito, e sono liberi di fornire informazioni sui movimenti delle truppe ucraine e sulla dislocazione delle armi?”.Nel frattempo, per dare più sostanza ai sospetti ucraini sulla “neutralità” degli osservatori, il giornalista Andrew Tsaplienko, su segnalazione del maggiore dell’esercito Oleg Sidorenko, che opera nel Donbas, ha scritto sulla sua pagina di Facebook: “I peacekeepers dell’ONU sono già nel Donbass! Ci sono già i berretti blu, i russi dell’OSCE indossano già i talismani! Incredibile!””

La missione sta lavorando da quasi tre anni, ma sappiamo che esiste solo un settore – un unico posto di osservazione attivo 24 ore su 24 vicino al villaggio di Stanytsia Luhanska e funziona solo nel territorio ucraino, ma non c’è una struttura equivalente dall’altra parte. Nel frattempo, i combattenti [nemici] hanno costruito un vero avamposto sul Monte di San Igor di fronte a Stanytsia Luhanska”, ha sostenuto Gerashchenko.”I russi non possono in nessun modo essere parti di missioni. Sappiamo che segnalano alle forze russe le nostre posizioni, ora usano i caschi blu per chissà quale altra bieceria, noi come ucraini non possiamo accettare una tale posizione. Rappresenta solo un’assurdità: la Russia è presente in Ucraina e in Crimea, si è presa la penisola, ora ci spia con coloro che dovrebbero controllare la loro guerra, usano i caschi blu ancora prima che la missione sia stabilita, noi non vogliamo la Russia sulla nostra terra.

Mosca con un giro ci uccide e con l’altro vuol fare la pace, ma questa è una forma di masochismo che l’Ucraina non accetterà mai”.”Non possiamo fare accordi con uno che sappiamo che usa una mano per ammazzarci con i Grad e i Kalashnikov, e con l’altra vuole la riconciliazione. Gli ucraini smetteranno le rimostranze quando la Russia se ne sarà andata con le sue armi e truppe, ecco perché servono gli osservatori e abbiamo bisogno della comunità internazionale, ma a nulla ci servono quelli che vengono in casa per spiarci e riferire ai nostri occupanti cosa stiamo mangiando e cosa abbiamo in programma di fare”, ha affermato Gerashchenko.

Bedris

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