Catalogna, la vendetta sugli agenti spagnoli

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Insultati, minacciati, cacciati. E’ ciò che è accaduto e sta accadendo agli agenti spagnoli e alla Guardia civil all’indomani delle violenze in occasione del referendum per l’indipendenza della Catalogna. Come si legge su ‘El Espanol’, una folla di cittadini catalani si sta vendicando di quanto accaduto domenica facendo temere un vero e proprio linciaggio.

A Calella, comune non lontano da Barcellona, gli abitanti hanno letteralmente perseguitato gli agenti al grido di ‘figli di put…a’. E alcuni hotel, per la pressione dei separatisti, sono stati costretti a cacciare 500 agenti che non sono i “benvenuti”.

Episodi simili si sono verificati anche a Pineda del Mar e Reus. A Barcellona, invece, diverse migliaia di persone hanno stazionato davanti alla sede principale della polizia di Barcellona.

Il problema è che gli agenti spagnoli si sentono abbandonati anche dall’esecutivo, accusato di non reagire di fronte a ciò che sta accadendo. Le immagini di poliziotti intrappolati senza poter reagire alle intimidazioni dei separatisti in diverse parti della Catalogna stanno facendo il giro della Spagna. Il segretario generale dell’Unione di polizia professionale (SPP), che riunisce una moltitudine di agenti di polizia, ha chiesto al ministro dell’Interno Zoido di garantire la sicurezza dei suoi colleghi.

Il Governo ha affermato di voler avviare azioni legali “fino alle ultime conseguenze” contro i responsabili anche politici dell’intervento della polizia spagnola, oltre a esigere il ritiro delle migliaia di agenti inviati dalla Spagna in Catalogna per impedire il referendum. Una frase che, insieme ai fatti, non ha lasciato scampo ai poliziotti. Ma di fronte a un esecutivo che non dà disposizioni su come reagire, la situazione rischia di degenerare.

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