TTG Incontri: Bocca, “Turismo cresce ma non adagiamoci”

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Presidente Federalberghi, anno eccellente ora fidelizzare cliente

RIMINI – E’ un anno “eccezionale per il turismo italiano, il settore è già e sarà protagonista della ripresa e anche dell’aumento dell’occupazione proprio per la sua caratteristica insita di non poter essere né esternalizzato e né meccanizzato. Ma basta crogiolarsi sugli allori e fare le cicale. L’Italia deve vivere di turismo e il governo deve aiutare e sostenere un settore il cui valore aggiunto vale 4 volte la ricchezza generata dal comparto tessile e dell’abbigliamento e 3 quella del comparto agroalimentare”. A dirlo in un’intervista all’ANSA in occasione dell’apertura del TTG Incontri di Rimini è il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca che sottolinea anche come il turismo italiano vanti 176 mila occupati in modo stabile (250 mila ad agosto).
Continuano a fioccare i risultati positivi: secondo la rilevazione del centro studi di Federalberghi nei primi nove mesi di quest’anno i pernottamenti negli esercizi alberghieri sono cresciuti con una percentuale pari al 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2016, derivante dalla crescita di entrambe le componenti (italiani +2,2% e stranieri +3,5%).

Conferma il buono stato di salute del turismo anche la rilevazione periodica di Confturismo-Istituto Piepoli: chiude bene l’estate e c’è molto ottimismo per l’autunno. L’indice di fiducia del viaggiatore italiano raggiunge nel mese di settembre un valore pari a 64 punti, elevato per il periodo, sebbene in lieve calo, giustificato in buona parte dalla stagionalità, rispetto al mese di agosto. “Certo – riconosce il presidente di Federalberghi – abbiamo proseguito un trend positivo iniziato negli ultimi anni ma abbiamo anche approfittato delle difficoltà di alcuni nostri concorrenti come Egitto, Mar Rosso e Turchia. Il mare “ha fatto Bingo”, più delle città d’arte. C’è grande soddisfazione e ottimismo per la stagione che deve arrivare. Siamo convinti sempre di più che l’Italia deve vivere di turismo, mi auguro che si passi alla logica di aiutare i settori che vanno bene e non di incaponirsi su altri che hanno il fiato corto. Noi siamo il paese più bello del mondo, tutti gli stranieri vogliono venire in Italia per vedere le nostre bellezze, io mi auguro che governo e istituzioni capiscano questa cosa e non usino solamente per gli introiti Iva che derivano dal nostro settore ma ci aiutino: il turismo da un lato ha grossi appeal e dall’altro ha una pressione fiscale che non eguali in Europa.

Tra Ires, Imu, tassi locali, tasse di soggiorno, Tarsu… se andiamo a fare la somma superiamo il 65% e questa non è una cosa sostenibile. Per questo continuiamo a chiedere a gran voce la detraibilità dell’Imu sugli immobili strumentali come sono gli alberghi. Non si possono strangolare le imprese”. Secondo Bocca l’Italia non si deve fermare: “Io dico sempre ai miei amici albergatori che quando questi paesi risolveranno i loro problemi di sicurezza torneranno molto più aggressivi avendo un sistema di costi molto inferiore al nostro dal punto di vista della commercializzazione, delle tariffe, della promozione. Per questo non dobbiamo fare come le cicale ma come le formiche e approfittare di questo momento di coincidenze positive per fidelizzare la clientela. Gli stranieri vengono da noi perché siamo l’Italia, ma poi bisogna farli tornare con le politiche dei grandi eventi, delle grandi mostre. Esattamente quello che porta un turista ad andare 3/4 volte all’anno a Parigi…”.

Per quanto riguarda la grande battaglia di Federalberghi contro l’abusivismo, Bocca è soddisfatto: “Ha portato alla legge del 21% sul sostituto d’imposta che è l’unica legge che riesce e far emergere gli abusivi. Sono certo che darà grossi benefici, soprattutto alle casse dello Stato”.

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