Corruzione, arrestato in Arabia Saudita principe Alwaleed

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MILIARDARIO, RITENUTO FRA GLI UOMINI PIU’ INFLUENTI DEL MONDO

Il principe miliardario saudita Alwaleed bin Talal e’ stato arrestato nell’ambito di un’ operazione anticorruzione voluta dal re Mohammed Salman. Con un patrimonio stimato attorno ai 20 mld di dollari, il principe Alwaleed e’ uno degli uomini piu’ ricchi e influenti al mondo. Pur non avendo una posizione ufficiale nel governo, ha sempre detto la sua nelle questioni che riguardano la vita del regno. L’operazione repulisti voluta dal monarca coinvolge 11 principi e decine di ex ministri, con la creazione di un comitato anticorruzione.

Undici principi e un totale di 38 tra ex ministri, ex vice ministri e uomini d’affari sono stati arrestati in Arabia Saudita nell’ambito dell’operazione anticorruzione voluta dal re Mohammed Salman e sono detenuti in queste ore in alberghi a cinque stelle di Riad. Lo ha reso noto un funzionario del governo saudita vicino ai servizi di sicurezza. Come e’ noto, tra i principi arrestati c’e’ anche il miliardario Alwaleedbin Talal. Secondo fonti dei media, alcuni dei detenuti si trovano all’hotel Ritz-Carlton della capitale.

Ci sono anche uno dei piu’ facoltosi uomini d’affari sauditi e un ex ministro delle finanze, tra i principi finiti nelle maglie della retata anti-corruzione scattata in Arabia Saudita. Una fonte ha confermato alla Reuters che il militardario, Alwaleed bin Talal, che possiede la societa’ di investimento Kingdom Holding, e’ finito in manette insieme all’ex ministro delle finanze, Ibrahim al Assaf. Kingdom possiede partecipazioni nell’impero mediadico News Corp di Rupert Murdoch e anche nel sito di microblogging Twitter.La ertata e’ stata messa in moto dal sempre piu potente erede al trono saudita, il principe Mohamed bin Salman (conosciuto come Mbs) che ha avviato un giro di vite contro l’illegalita’ senza guardare in faccia a nessuno, inclusi i suoi parenti, forse quelli scomodi. La nuova commissione anti-corruzione saudita – voluta da MbS – ha arrestato 10 principi, membri della sterminata famiglia reale, e decine di ex ministri. Lo ha reso noto la rete saudita Al Arabiya citando fonti anonime. Il 32enne erede al trono e’ considerato di fatto il reggente dell’Arabia Saudita – guidata ancora dal padre 81enne re Salman – perche’ controlla le leve del potere dalla Difesa all’Economia con il suo piano “Vision 2030”. A settembre la commissione aveva arrestato una ventina di persone, inclusi influenti religiosi del clero wahabita (l’interpretazione piu’ rigorosa ed intransigente dell’Islam sunnita) contrari alla politica estera del principe MbS che il 5 giugno ha dato il via alla rottura delle relazioni con il Qatar, cosi’ come sue riforme politiche, inclusa l’annunciata privatizzazione del 5% del colosso petrolifero Aramco ed il taglio dei sussidi di Stato.

Sono affondate alla borsa di Riad le quotazioni della Kingdom Holding Company, la societa’ di investimento internazionale, proprieta’ al 95% di Alwaleed bin Talal, il principe e miliardario saudita finito nella retata anti-corruzione a Riad. Il giorno dopo il presunto arresto del principe, che e’ tra l’altro nipote del sovrano Salman, il titolo ha lasciato sul terreno quasi il 10%. In calo anche l’indice-guida Tadawul All-Shares Index (TASI) della borsa saudita, che ha perso l’1,6% appena un minuto dopo la sua apertura, il giorno dopo la purga, che e’ senza precedenti nella storia della potente famiglia reale saudita.

 

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