Ricercatori torinesi “svelano” tumore al sistema immunitario

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Cellule tumorali rese visibili al sistema immunitario. E’ quanto hanno ottenuto i ricercatori dell’ IRCCs di Candiolo e dell’Università di Torino e il loro studio, dopo quattro anni di esperimenti, è stato ora pubblicato – col titolo: “Inactivation of DNA repair triggers neoantigen generation and impairs tumour growth” da Nature, la rivista considerata di maggior prestigio nell’ambito della comunità scientifica internazionale. Si apre una nuova strada nel campo dell’immunoterapia.

“Abbiamo modificato un tumore, che possiamo paragonare a un velivolo stealth, e cioè invisibile – dice il direttore del Laboratorio di OncologiaMolecolare e docente del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino, Prof. Alberto Bardelli, che ha presentato lo studio insieme con Giovanni Germano, ricercatore con esperienza in Immunologi -, in uno che può essere individuato dai radar ed intercettato dai nostri sistemi di sicurezza.

Usando un’innovativa tecnologiagenetica – prosegue Bardelli – abbiamo costretto cellule di tumori del colon e del pancreas ad uscire allo scoperto e a diventare un bersaglio da aggredire e neutralizzare per le cellule del sistema immunitario”. Dove potrà portare questa scoperta? “E’ presto per dirlo – afferma Bardelli – ma stiamo studiando se farmaci antitumorali, che come effetto collaterale causano danni al DNA, provocano la formazione di neoantigeni che possono risvegliare il sistema immunitario. Abbiamo già in mente potenziali candidati e stiamo lavorando anche con l’Istituto Nazionale dei Tumori, il Niguarda Cancer Center e l’ Università di Milano per verificare la nostra ipotesi per futuri sviluppi clinici”.

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