Chi è Lorenzo, l’eroe dei binari

Attualità & Cronaca

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Lorenzo Pianazza (Foto da Facebook)

A soli 18 anni, Lorenzo Pianazza ha già un coraggio da leoni. Eroe per un giorno, ieri non ci ha pensato due volte prima di mollare lo zaino sulla banchina della metro, alla fermata Repubblica, e precipitarsi sui binari per salvare il bimbo che pochi secondi prima era caduto giù. “Tornavo da Varese, dove frequento un istituto privato per prendere il diploma – ha spiegato il ragazzo a ‘MilanoToday’ -. Ero sceso dal treno ed ero andato sulla gialla per prendere la metro verso casa (…) Mi sono accorto della madre che andava verso i binari gesticolando e poi ho visto altre due o tre persone avvicinarsi”.

Studente milanese, Lorenzo, insieme alla dipendente Atm Claudia Flora Castellano, ha salvato la vita al piccolo di due anni, che era sfuggito alla mamma, evitando il peggio. “Mancava un minuto all’arrivo della metro – ha detto Lorenzo – allora mi sono detto: ‘Salto giù e lo prendo, tanto ce la faccio a risalire. O mal che vada cerco di correre fino alla fine dei binari sperando che la metro si fermi'”.

L’intervento di Lorenzo è stato immediato e per fortuna il treno non è mai arrivato. Claudia, l’agente Atm, ha tolto il segnale e bloccato i mezzi. “Ho preso il bimbo e l’ho messo tra le mani della madre – ha spiegato ancora-. Lui piangeva e, quando sono risalito, io gli ho messo una mano sulla spalla per tranquillizzarlo perché era spaventatissimo. La mamma, che era terrorizzata, mi ha detto grazie e poi io sono andato via”. Per tutti Lorenzo è un eroe, anche se lui minimizza: “Ho fatto una cosa che avrebbe fatto chiunque”.

Ieri, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha rivolto un appello su Facebook per trovare il ragazzo e stamattina ci ha parlato telefonicamente. “Ho sentito stamattina al telefono l’uomo che ieri ha salvato il bambino in metro – ha detto il sindaco a margine della presentazione della fiera ‘Tempo di libri’ -. Eviterei termini tipo gesto eroico, però è un atto molto coraggioso e di buon senso. Vorrei incontrare sia lui che l’operatrice Atm. C’è bisogno anche di questi piccoli gesti”.

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