La ferrovia sospesa contro l’emergenza neve

Attualità & Cronaca

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Alla Protezione Civile e al Ministero dei Trasporti appello al primo progetto pilota per scongiurare la paralisi nazionale

Giovanni Mercadante               

Navetta ferrovia sospesa

Così, mentre la neve paralizza l’intera penisola, il progetto della FERROVIA SOSPESA dell’inventore altamurano Vito Ninivaggi giace nei cassetti di molte amministrazioni comunali incapaci di prendere decisioni saggie e ardite.

Attraverso queste colonne invitiamo la Protezione Civile Nazionale e il Ministero dei Trasporti, come enti capofila,  a prendere in debita considerazione il progetto di V. Ninivaggi che darebbe una mano a  risolvere i numerosi problemi connessi alla mobilità eco-sostenibile.

Non è possibile che ancora oggi di fronte alla disponibilità di un progetto futuristico, il sistema Paese si fermi per un evento meteorologico, che seppure di vaste proporzioni, non abbia un piano per fronteggiarlo. Le spese, i danni ai beni pubblici e privati sono enormi. Quando si fa la rendicontazione, è un bollettino di guerra. Risorse economiche che vanno in fumo e sottratte alle normali attività di manutenzione.

Eppure, la soluzione è lì, ferma, pronta per essere attuata. Si tratta solo di studiare un piano per l’installazione degli impianti. I fondi, dal prototipo a tutti gli altri costi ad esso collegati, sono disponibili presso la Comunità Europea già intercettati dalla Società NTC/New Trolley City di Vito Ninivaggi. E’ un progetto salvapianeta.

Ad oggi solo il Comune di Sant’Angelo Le Fratte (Potenza) ha approvato il progetto che è al vaglio della Comunità europea per il finanziamento.

Il Sindaco Michele Laurino, del piccolo borgo lucano con una popolazione di 1.500 abitanti, non ha esitato ad apprezzarlo, perché oltre a mettere in rete la sua comunità sparpagliata in un territorio esteso e morfologicamente impervio nella vallata del Melandro circondata dai monti della Sellata, incrementerebbe il turismo.

Allora la domanda viene spontanea, come diceva un noto giornalista di RAI3: come mai il Sindaco di un piccolo paese è stato lungimirante, mentre amministratori di città più popolose con maggiori competenze trascurano un progetto che salverebbe la vita a centinaia di persone? Agevolerebbe gli spostamenti e non manderebbe in tilt il settore dei trasporti, come nello specifico delle Ferrovie dello Stato che a causa delle neve hanno registrato notevoli ritardi e soppressione di corse il 27 febbraio 2018 su tutta la linea ferrata italiana, con conseguente rimborso dei biglietti. Danni su danni.

Anzi, il progetto prevede l’utilizzo gratuito della FERROVIA SOSPESA, con costi di gestione assolutamente irrilevanti per le amministrazioni comunali per incentivare l’uso del mezzo pubblico, così da abbattere l’inquinamento atmosferico e ridurre la circolazione stradale prima causa dell’effetto serra e delle polveri sottili nell’aria.

Per diradare ogni dubbio, le direttive della Comunità Europea sono  chiare in merito alla salvaguardia dell’ambiente e dei fattori climatici. Da oltre un decennio molti fondi sono fermi, perché gli Enti pubblici italiani non hanno ancora presentato progetti degni d’attenzione.

La domanda per il progetto e relativo finanziamento deve partire dal Comune interessato. Non sono altri enti pubblici che devono fare richiesta, in quanto l’installazione degli impianti ricade nel territorio comunale che se ne fa carico per tutti i nulla osta dei servizi.

Questo il contatto: www.newtrolleycity.it  dott.ssa Iolanda Prete, Public Relations

Il progetto della FERROVIA SOSPESA prevede una linea a binario unico su cui scorre  una navetta alimentata da energia fotovoltaica, a zero emissioni inquinanti. L’installazione dell’impianto si può prevedere nella corsia centrale della strada, oppure ai margini della carreggiata, dove il sistema è intervallato da pali d’acciaio.

Maggiori dettagli sono ricavabile dal predetto sito.

Simulazione impianto ferrovia sospesa a SantAngelo Le Fratte (Potenza)

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