Preghiera dopo la tragedia di Latina

Attualità & Cronaca

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Storiacce, Signore, storie terribili che ti restano addosso, che ti s’imprimono nella mente e non ti lasciano per lungo tempo. L’immagine degli occhi innocenti, del sorriso innocente di quelle due creature che temevano il padre e sono state uccise dal padre, ti resta dentro, Signore, ti resta dentro. Lo sai, Signore? Se tu mi avessi detto prima della Creazione: “Voglio creare l’universo, e su un piccolissimo sperduto pianeta tra miliardi di pianeti, voglio mettere gli uomini a mia immagine e somiglianza, e le piante e gli animali”, e poi avessi aggiunto, perplesso: “Però… però questo comporterà grande sofferenza per tutte le creature, e potrà anche accadere che un padre possa uccidere le sue bimbe.

Potrà anche accadere… ”, lo sai Signore? Io senza esitazione ti avrei risposto di lasciar perdere. Capisco, non avevi previsto… mai avresti immaginato, capisco, ma è inutile piangere sul latte versato, quel che è fatto è fatto, non si può tornare indietro. Però, una preghiera voglio fartela: “Signore, se questo povero sperduto pianeta deve ancora per troppo tempo essere afflitto da tanta sofferenza, se milioni di creature innocenti dovranno ancora patire le pene dell’inferno, fa’ che la fine del mondo venga al più presto, porta tutti con te in paradiso e non se ne parli più”.

Renato Pierri

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