L’accordo centrodestra-M5S ha dato i suoi risultati: Roberto Fico (M5S) è il nuovo presidente della Camera dei Deputati, Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI) lo è al Senato.
Storica intesa tra le due forze politiche che hanno vinto le elezioni dello scorso 4 marzo e che si stanno contendendo lo scettro del vero vincitore. Tuttavia, questo è un boccone amaro per Forza Italia che ha concesso a Salvini l’eventuale posto da Primo ministro, in caso di governo di centrodestra, in cambio della presidenza del Senato. Una concessione tutt’altro che scontata a causa di un’amara accettazione della ‘sconfitta’ del partito di Berlusconi di fronte alla forza dirompente della Lega di Salvini che ha sottratto molti dei consensi proprio a Fi. Risposta al bisogno italiano di dare un nuovo volto al centrodestra.
Tuttavia, si può notare come in realtà “sia nata una nuova maggioranza Salvini-Di Maio”, così come affermato da Rosato e Guerini del Partito Democratico e che per il momento abbia funzionato.
Esaminiamo chi sono i neoeletti presidenti alle Camere. Iniziamo dalla prima donna a sedersi sulla poltrona di presidente del Senato: Maria Elisabetta Casellati. Classe 1946, è una berlusconiana di prima ora, aderendo a Fi sin dalla sua fondazione; avvocato, tra gli ultimi incarichi figura la vicepresidenza del gruppo nello stesso.
Ha dedicato il suo discorso (post-elezione) a tutte le donne che con ‘le loro storie, azioni, impegno, esempio e coraggio hanno costruito l’Italia di oggi. […] Penso alle mai abbastanza ricordate eroine del Risorgimento che hanno lottato per quel sogno chiamato Italia’; senza dimenticare di citare la senatrice a vita Liliana Segre, simbolo della lotta antifascista.
Roberto Fico, classe 1974 è il neoeletto presidente della Camera dei Deputati. È tra i pentastellati della prima ora, nel 2013 diventa presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Ribadisce nel suo discorso tre principi: “garantire un alto livello qualitativo della discussione parlamentare, il rispetto di tutte le componenti sia della maggioranza che dell’opposizione, interpretare lo spirito di cambiamento che i ci hanno cittadini espresso nelle ultime consultazioni elettorali”.
Se questo accordo tra i vincitori delle elezioni ha dato un primo risultato, ora bisognerà attendere se esso verrà raggiunto anche per la formazione del nuovo governo; impegno che, al momento, non lascia intravedere nessuna soluzione da parte delle forze politiche né del presidente della Repubblica Mattarella che non ha lasciato trapelare nessuna decisione.