Epica Roma, Barça travolto

Sport & Motori

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di Federico Finocchi 

Doveva succedere un miracolo e il miracolo è successo. La Roma fa la storia, anzi, la leggenda. All’Olimpico demolisce il Barcellona di Messi per 3-0, firma così la rimonta pazzesca (1-4) e si qualifica alla semifinale di Champions League. Non succedeva dalla stagione 1983/84. A firmare l’impresa sono i gol di Dzeko, De Rossi e Manolas. La remuntada è servita.

Una prestazione straordinaria, quella della squadra di Di Francesco, che schiera un inedito 3-4-1-2 con Juan Jesus in difesa insieme a Fazio e Manolas, Florenzi e Kolarov larghi e Nainggolan a supporto della coppia Dzeko-Schick. A centrocampo, a far diga, De Rossi e Strootman. Valverde risponde con il classico 4-4-2, con Messi e il pistolero Suarez di punta.

La Roma parte fortissimo: pressing alto e asfissiante che blocca sul nascere il fraseggio blaugrana. E le cose si mettono subito bene: dopo appena sei minuti lancio profondo di De Rossi per Dzeko che si infila fra Umtiti e Jordi Alba e supera Ter Stegen. Roma 1, Barcellona 0.

Ci sono ancora 84 minuti davanti. Bisogna rimontare il 4-1 dell’andata. Non succede, ma se succede. Chissà. Bisogna crederci. E la Roma ci crede. L’Olimpico ci crede. E se l’Olimpico spinge patisci la pressione, anche se ti chiami Barcellona. Anche se schieri in campo Messi. L’effetto Testaccio stordisce i blaugrana, vittime predestinate di una notte di sogni, di coppe e di campioni. La notte dei miracoli.

Il Barça è impacciato, soffre le fiammate giallorosse. In mezzo al campo De Rossi detta legge, da capitano vero. In avanti Dzeko va che è una meraviglia. Tiene palla, fa alzare la squadra, la fa respirare. Ispira e va direttamente a concludere. Anche Schick sembra in palla. L’attaccante ceco ha un paio di buone occasioni di testa (14’ e 29’), soprattutto la seconda, dove da buona posizione mette al lato. E il Barça? Sta tutto in due punizioni calciate piuttosto male da Messi. Si va al riposo sull’1-0. Non succede, ma se succede. Chissà.

Il secondo tempo inizia come era finito il primo: Roma avanti a testa bassa, cattiva e determinata. Barcellona stordito. La squadra di Valverde si difende, perde tempo. Non sembra la squadra più forte del mondo. Eppure lo è.

Al 12′ della ripresa il sogno comincia a prendere forma. A prendere colore: giallo e rosso. Dzeko difende in area un pallone offertogli da Nainggolan e Piqué non può far altro che metterlo giù. E’ rigore. Dal dischetto va De Rossi. Il capitano non sbaglia: 2-0. DDR gonfia la vena e corre a recuperare il pallone in fondo alla rete. Per l’impresa serve un altro gol. La rete per la Storia.

Questa è la Roma. Questa è la sua magia.

“È per momenti come questo che è bellissimo vivere per questi colori!”, scriverà a fine partita Francesco Totti su Twitter.

Sì, Capitano, è per quei momenti lì.

Questa è la Roma. Questa è la sua magia.

“È per momenti come questo che è bellissimo vivere per questi colori!”, scriverà a fine partita Francesco Totti su Twitter.

Sì, Capitano, è per quei momenti lì.

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