Siria. Le reazioni italiane all’attacco

Politica

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Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e’ stato costantemente informato questa notte degli sviluppi degli attacchi militari in Siria, mantenendosi in contatto con i ministri Esteri e Difesa e con i vertici militari.

“Trump ha voluto avere al suo fianco la Francia e il Regno Unito, questo vuol dire che dovremmo con sollecitudine avere un nostro governo. Questa crisi deve accelerare la sua formazione”. Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.

“Stanno ancora cercando le ‘armi chimiche’ di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi ‘missili intelligenti’, aiutando per altro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi”. Cosi’ Matteo Salvini su twitter sull’attacco in Siria. “Io al governo ci sarei da un mese, non ho bisogno delle bombe per assumermi le responsabilità di governo”, dice all’AdnKronos Matteo Salvini, rispondendo a una domanda se l’escalation in Siria porterà a tempi più brevi per la creazione dell’esecutivo. “Altri siano responsabili”, chiede Salvini.

“L’uso di armi chimiche e’ inaccettabile. L’Europa deve giocare un ruolo maggiore nel garantire la pace e nell’evitare l’aggravarsi di crisi umanitarie, come quella che soffrono i siriani”. Cosi’ il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani su Twitter, che annuncia: “Lunedi’ terremo un dibattito alla seduta plenaria a Strasburgo”.

“Ancora una volta un’azione militare non coordinata a livello Nato e senza risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Senza alcuna prova certa di colpisce solo una delle due parti in gioco, il regime di Assad, e si favoriscono i terroristi jihadisti che stanno perdendo terreno”. Lo scrive su Twitter il senatore di Forza Italia Paolo Romani.

“Le bombe non risolvono i problemi. Li aggravano. Serve un immediato “cessate il fuoco” e una nuova iniziativa internazionale per la #PACE”. Così via Twitter il coordinatore nazionale di Mdp, deputato di Liberi e Uguali, Roberto Speranza.

“L’attacco di Usa, Gran Bretagna e Francia in Siria non può rappresentare la soluzione alla guerra in Siria che da anni va avanti nel sostanziale disinteresse internazionale e mediatico. L’unico risultato possibile dei missili lanciati in queste ore è quello di aumentare il numero di vittime civili e di far deflagrare la tensione sullo scenario internazionale”. Lo dichiarano in una nota gli esponenti di Possibile, Pippo Civati e Andrea Maestri.”Possibile – aggiungono Civati e Maestri – è pronta alla mobilitazione pacifista per riportare la pace al centro del dibattito. E ribadire un concetto semplice: contro la guerra, l’unica soluzione è la pace”.

“Trump, insieme alla Francia e all’Inghilterra, stanotte ha attaccato con i missili la Siria. Russia e Iran dichiarano che ‘ci saranno conseguenze’. Il Segretario dell’Onu Guterres aveva avvertito: ‘Si rischia escalation militare totale’. Le soluzioni devono essere politiche e non militari. Si fermino subito i bombardamenti e l’ONU sia chiamata a svolgere il ruolo che le compete. Si deve lottare per la pace”. Lo scrive su facebook Enrico Rossi, presidente regione Toscana.

“Purtroppo si è verificato quello che tutti temevano: l’attacco della coalizione internazionale guidata dagli Usa rappresenta un atto profondamente ingiusto, perchè mancano completamente prove oggettive della presenza di armi chimiche, contrario al diritto internazionale perché privo di ogni autorizzazione Onu ed estremamente pericoloso dal momento che torna a colpire un’area già profondamente destabilizzata”. Lo dichiara in una nota il segretario del Movimento nazionale, Gianni Alemanno, che aggiunge: “L’Italia si deve dissociare nel modo più netto da questo attacco, dimostrando la propria piena Sovranitá nazionale e recuperando il proprio ruolo autonomo all’interno del Mediterraneo”.

“I leader del centrodestra, guidati da Matteo Salvini, si sono già espressi in questa direzione e il Movimento Nazionale per la Sovranità li invita a continuare su questa strada, ammonendo il presidente del consiglio uscente Gentiloni a non compiere atti unilaterali per i quali non ha alcuna legittimità parlamentare ed avverte il presidente Mattarella e ogni altro possibile interlocutore politico, che nessun governo può nascere senza una precisa presa di distanza distanza da attacchi di questo genere”, conclude Alemanno.

“L’attacco armato condotto da Usa, Francia e Gran Bretagna contro la Siria, unilateralmente, va condannato senza e senza ma dall’Italia che sempre di più deve recitare un ruolo di moderatore e forte diplomazia”. Lo dichiara in una nota Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d’Italia. “Non c’è da stupirsi se l’opinione pubblica italiana condivida e apprezzi la posizione del Presidente Putin e della Russia, quando parlano di agire con ragionevolezza e del bisogno di pace e tranquillità per la Siria a fronte delle dichiarazioni di belligeranza continue di Usa, Francia e Gb – conclude Deidda -. Ancora una volta rischiano di destabilizzare un’area e all’Italia toccherà subire le conseguenze indirette di questa folle guerra”.

La Cgil dell’Umbria partecipera’ oggi, 14 aprile, alla manifestazione per la pace in Siria e in Medioriente in programma a Foligno alle ore 17.30 in piazza della Repubblica. “Inviatiamo tutta la cittadinanza a partecipare a questa prima mobilitazione per la pace – afferma la Cgil umbra – per dire basta guerre, basta morti, basta sofferenze. Facciamo nostro l’appello della Rete della Pace per un immediato cessate il fuoco, perche’ le guerre non producono mai pace, ma solo altre guerre, le cui vittime sono le popolazioni civili. Chiediamo dunque al nostro paese di essere protagonista di pace, di mettere in atto il ‘ripudio della guerra’ non concedendo le basi per operazioni militari e di avviare una politica di pace nel Mediterraneo”, conclude la Cgil Umbria.

“I missili non sono la risposta, la storia insegna. Probabilmente, invece, cosi’ si aiuteranno estremisti islamici e si incentiveranno nuovi flussi di immigrati. Scatenare una guerra basandosi su ipotesi, per nulla disinteressate, e’ una follia. E ricorda film gia’ visti in Iraq e Libia. L’Italia abbia il coraggio di scegliere il buon senso e non prenda parte in nessun modo a questa guerra”. Cosi’ il vicepresidente della Camera Lorenzo Fontana sui missili in Siria.

“Attacco in Siria fuori dalla legalità internazionale in assenza di un pronunciamento dell’Onu sui presunti attacchi chimici. Evidentemente i disastri causati in Libia non hanno insegnato nulla. L’Italia non assecondi questa pericolosa deriva”. È quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

”I bombardamenti in Siria non aiutano a risolvere quella che da anni è una vera tragedia umanitaria con migliaia di morti innocenti e milioni di profughi”. Così il leader di ‘Liberi e Uguali’, Pietro Grasso, in una nota. “L’attacco chimico è l’ultimo di una serie di crimini ignobili contro cittadini innocenti – aggiunge – . E’ necessario fermare immediatamente ogni azione di attacco per impedire una pericolosa escalation nell’area”. “Occorre mettere in campo tutta la forza diplomatica necessaria per avviare un percorso di pace. Ribadiamo la richiesta al governo di riferire in Parlamento sulle iniziative programmate in tal senso”.

Penso che l’azione di Trump, Macron e May in SIRIA sia inutile oltre che pericolosa. La forza dell’Occidente dovrebbe risiedere nella capacita’ di spegnere gli incendi e non di appiccarne altri. Fermarsi ora sarebbe un atto d’intelligenza. Italia promuova cessate il fuoco. No alla guerra”. Lo afferma in una nota l’esponente di Liberi e Uguali Arturo Scotto.

“L’uso di armi chimiche e’ criminale ma pensare di costruire pace, giustizia, convivenza stabile con azioni militari unilaterali, con i missili e i bombardamenti non risolve ma aggrava la situazione, provocando nuovi lutti, sofferenze, distruzioni. Il popolo siriano non ne ha certo bisogno. Iraq e Libia non hanno insegnato niente”. Lo afferma in una nota l’esponente del Pd Vannino Chiti. “E’ l’Onu, non sono gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia a dover valutare e decidere eventuali sanzioni o azioni – aggiunge -. Essere leali con le nostre alleanze non puo’ ne’ deve significare passiva accettazione di scelte di guerra, ma operare per dare spazio alla diplomazia, per rendere piu’ sicura una prospettiva di pace. Drammatica ancora una volta appare l’assenza e l’impotenza dell’Unione Europea: anzi la sua divisione, vista la partecipazione della Francia ai raid di questa notte. Purtroppo il presidente Macron mostra un europeismo a senso alternato e percio’ non pienamente convincente, credibile, efficace”.

 

 

 

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