Rufino da Aquileia (345 – 410) scriveva: “Nel concepimento, nella nascita e nell’allattamento di Gesù venne rispettato ogni processo naturale, ad eccezione dell’atto passionale della procreazione da parte dell’uomo e della lacerazione dell’utero al momento del parto”. E san Zeno afferma che il parto era avvenuto senza dolore, che il bambino era nato perfettamente pulito, che Maria aveva partorito senza subire ferita.
Vergine prima e dopo il parto. Il Concilio Costantinopolitano II (553) fa riferimento esplicito alla perpetua verginità di Maria: “Prese carne dalla gloriosa Theotòkos (Madre di Dio) e sempre vergine Maria”. La verginità perpetua di Maria venne definita dal concilio Lateranense (649), il cui terzo canone recita: “Se qualcuno non confessa secondo i santi padri che la santa e sempre vergine e immacolata Maria… (non abbia) partorito senza corruzione, permanendo anche dopo il parto la sua indissolubile verginità, lo stesso Dio Verbo, nato dal Padre prima di tutti i secoli, sia condannato”. Paolo IV nella costituzione Cum quorundam hominum del 7.8.1555, condanna chi afferma “che la stessa beatissima Vergine Maria non è vera Madre di Dio, e che non ha persistito nell’integrità della verginità sempre, vale a dire prima del parto, nel parto e dopo il parto, in perpetuo”. Paolo VI nell’esortazione Signum Magnum (13.5.1967) dice che Maria è “rimasta Vergine nel parto e dopo il parto, come sempre ha creduto e professato la Chiesa Cattolica” (n. 11) e nella professione di fede del 1968 afferma che “Noi crediamo che Maria è la Madre, rimasta sempre Vergine, del Verbo Incarnato, nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo”.
Insomma, menti maschili (non femminili) hanno meditato a lungo e profondamente sull’imene di Maria, mani maschili (non femminili) hanno scritto pagine e pagine sull’imene di Maria, per stabilire senz’ombra di dubbio che il bambino Gesù è uscito dall’utero materno lasciandolo intatto, e che Maria, sposa di Giuseppe, sia rimasta vergine per tutta la vita. Ma perché gli uomini (non le donne) tengono tanto alla verginità perpetua di Maria? Perché amano tanto pensare oltre al cuore per sempre immacolato di Maria, anche all’imene per sempre immacolato di Maria? Quali i motivi? C’è scritto forse nel Vangelo? Neppure per sogno. Gli evangelisti erano persone serie, amavano Gesù, e non avrebbero mai indugiato col pensiero su fatti intimi di sua madre. E allora? Quali i motivi consci e inconsci? La risposta ai lettori.