Conversazioni filosofiche a Francavilla al Mare

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Sono rimasti due giorni, oggi 7 Luglio e domani 8 luglio,  per immergersi a pieno nel mondo dell’Arte e della Filosofia con il ciclo di eventi “Filosofia al Mare” giunto alla IX edizione. Quest’anno la location è Piazza Sirena, la principale piazza di Francavilla al Mare (Ch). Interessanti e numerosi gli ospiti da Claudia Baracchi, Remo Bodei, Massimo Cacciari, Umberto Curi, Roberta De Monticelli, Mimmo Paladino, Vito Mancuso, Francesca Rigotti, accomunati dalla motivazione di diffondere il mondo dell’arte e della filosofia. Oggetto delle conversazioni filosofiche sono tematiche che spesso sfuggono alla quotidianità ma che meritano la giusta attenzione perché fanno parte della nostra natura umana.

Per questa edizione ho intervistato, il Professore Carlo Tatasciore presidente della Fondazione Michetti, vicepresidente della Società Filosofica Italiana e direttore scientifico della manifestazione che ci ha rivelato tanto su questo ciclo di eventi e sul ruolo dell’arte e della filosofia nella società contemporanea.

Com’è nata l’idea del ciclo di incontri sull’arte “Filosofia al Mare”?

In generale mi piace rimanere nel solco delle questioni “classiche” della filosofia: così abbiamo affrontato nelle passate edizioni il problema della verità, del bene, delle passioni e così via. In realtà ci siamo già occupati della bellezza due anni fa, ma nel caso di quest’anno l’intento è di focalizzare maggiormente l’attenzione sull’arte, cioè sulla capacità che l’uomo ha di creare, attraverso quella specifica caratteristica posseduta dall’artista, un mondo per così dire parallelo, o almeno di riuscire a vedere cose nella realtà, che non tutti vedono. Anche perché mi trovo a organizzare il Premio Nazionale di pittura “F.P. Michetti”, la cui cura è stata affidata a Renato Barilli e che sarà inaugurato il 14 luglio alle ore 19.

  1. Quali sono gli obiettivi di questo ciclo di eventi?

L’obiettivo principale è quello di avvicinare questioni classiche della filosofia a un pubblico vasto, che si trovi magari solo a passare dalla “piazza”, in cui si discute in maniera chiara e comprensibile di problemi che tutti si pongono, ma che non sempre e non da tutti ricevono un’adeguata attenzione.

  1. Come mai la scelta della location, il piazzale Sirena?

Proprio per raggiungere questa finalità la piazza centrale di una città è quella che più si presta. Nonostante gli ovvi problemi che tale scelta comporta.

  1. Rispetto all’edizione precedente come si prospetta la IX edizione di “Filosofia al Mare”. Qualche anticipazione…

La IX edizione si presenta tutt’altro che banale, anzitutto per la partecipazione di relatori molto noti e molto bravi, ma anche per il riconoscimento pieno che a questa iniziativa culturale è stato dato da parte dell’amministrazione comunale. Inoltre il Presidente della Repubblica ci ha premiati con la sua Medaglia di rappresentanza.

  1. Cosa pensa del ruolo dell’arte in questa società in cui il “bello” è qualcosa di fugace ed effimero?

La domanda presuppone uno spazio più ampio, ma credo che a rendersi conto di questa caratteristica del “bello”, cioè della sua fugacità, siano stati e siano gli artisti stessi, almeno quelli più avvertiti. In fondo, la problematicità dell’arte bella sta anche in questo aspetto così problematico.

  1. E il ruolo del filosofo odierno… Qual è la sua missione?

Il filosofo oggi ha ancora un “missione”, e quale? E’ evidente che il filosofo ha uno spazio sociale diverso rispetto al passato, e non da oggi, ma nel contempo le grandi trasformazioni sociali e tecnologiche hanno posto questioni completamente nuove che sollecitano in tutti noi risposte non facili.

Mariangela Cutrone

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