Sono anni che tentiamo, anche dalle colonne di questo quotidiano internazionale, di colloquiare con i rappresentati del CGIE. Non c’è stato mai riscontro. Neppure informale, col Presidente del CGIE, né con la Segreteria del Ministro MAECI. Ci siamo, di conseguenza, chiesti i motivi del perdurare di questo silenzio informativo.
Col passare del tempo, e l’evolversi dei problemi correlati ai Connazionali all’estero, le nostre perplessità sono aumentate e in maniera esponenziale. L’interrogativo è sempre lo stesso: qual è il motivo del silenzio? Le argomentazioni, pro e contro, le nostre tesi ci sono sempre tutte.
Il “silenzio” è stato mantenuto anche dagli eletti dai Com.It.Es. Ora restiamo in attesa di segnali di disponibilità da parte dei Membri del CGIE eletti oltre frontiera; o del Loro Segretario Generale. Tra le sue funzioni c’è anche quella di tenere attiva l’informazione e non solo per gli addetti ai lavori.
Principalmente per avere lumi sul programma che il CGIE intende proporre, ci auguriamo presto, all’Esecutivo Di Maio/Salvini. Se non ci sono suggerimenti operativi, ci chiediamo quali siano stati i presupposti per la sua elezione. Resta, di conseguenza, un interrogativo che potrebbe essere spiegato anche prima della ripresa dell’attività parlamentare nazionale.
Giorgio Brignola – Osservatorio