Vietnam: spaghetti, pizza & mandolino

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I tre luoghi comuni che più danno fastidio a un italiano quando si trova all’estero o quando uno straniero arriva in Italia e li considera il quadro dell’identità nazionale.
Non c’è scampo. Quando ognuno di noi pensa a un paese più o meno lontano affiorano alla mente i peggio cliché che ci sono stati inculcati fin da bambini.
Allora voglio partecipare al gioco e parlare di alcuni luoghi comuni che mi avevano raccontato prima di partire per un viaggio in Vietnam e che ho verificato sul campo.

Motorini
Andando in Vietnam vedrete tanti motorini quanti non ne avete mai immaginati. Stormi di due ruote si accalcano nelle strade e ai semafori senza capire da dove spuntino. Non esiste un marciapiede che non sia invaso da motorini a qualsiasi ora del giorno e della notte. Questo vale ovviamente più per le gradi città come Hanoi e Saigon che per i centri meno popolosi. Il rapporto di un vietnamita va oltre quello di un italiano verso la propria auto. Non è solo un mezzo di trasporto da curare e cullare ma è vissuto come se fosse una propaggine del corpo, un paio di gambe in più. Gli occupanti di un motorino vietnamita rispondono alla formula 2a+xb ovvero due adulti più un numero a piacere di bambini. Sui motorini vedrete trasportare qualsiasi cosa che possa sfidare la legge di gravità: carichi di frutta, elaborazioni con portapacchi che vien da domandarsi come possano stare in piedi e che gomme montino per reggere quel peso.
Forse per questo non ricordo di aver visto neanche un mezzo pubblico…

Cibo ovunque a poco prezzo
Il vietnamita mangia sempre a qualsiasi ora, scordatevi colazione-pranzo-cena e pure il brunch. Innumerevoli bancarelle ricoprono quanto resta dei marciapiedi una volta posizionati i motorini e offrono zuppe e vari cibi preparati che hanno sempre clienti pronti all’assaggio. Non sono da meno i ristorantini locali (spesso utilizzano seggioline da asilo come posti a sedere e si ampliano sempre sul marciapiede) dove in ogni momento qualcuno sta mangiando. I prezzi anche quelli sono veramente fuori dalla considerazione che un europeo può avere per un buon pasto. Se per strada si mangia con poche monetine il confronto con ristoranti di lusso rimane irraggiungibile (ad es. qui in tre abbiamo mangiato tutto quello che offriva con 50$).

Il paese dell’acqua
Ovunque ti volti vedi un fiume, un lago, il mare. È impressionante il numero di ponti che si possono attraversare durante una vacanza in Vietnam. Tanto per dire la piazza centrale di Hanoi è un lago e a Saigon passi dal fiume a un altro corso d’acqua in pochi minuti. Forse per quello l’umidità è sempre molto alta, ma di questo ne parlerò in un altro post.

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