Jonathan Tabacchiera: l’indimenticabile esperienza alla Milano Fashion Week

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Jonathan Tabacchiera è un giovane make up artist di Pescara. È anche un noto coreografo e performer artistico. Quest’anno ha coronato uno dei suoi sogni nel cassetto: partecipare alla Milano Fashion Week come direttore artistico di make up e performer per la sfilata di Philipp Plein. La sua squadra di make up artist composta da Loretta Pierdomenico, Gloria Sciubba, Dalila Di Pietro, Elisa Morelli, Benedetta D’Alessandro, Denise Miulli, Silvia Mursa,  e la docente di Stile e Storia del Costume Adriana Anna Melissano si è distinta per la professionalità. Merito delle competenze e della formazione acquisita alla Sem di Pescara, Scuola di Estetica Moderna e Make up Artist presso la quale Jonathan lavora come docente e direttore artistico.

La passione per l’arte a 360 gradi contraddistingue Jonathan. Ad essa si aggiungono la sensibilità e l’impegno costante in quello che fa quotidianamente. Il suo curriculum artistico è ricco di esperienze con registi, stilisti e produzioni televisive famose a livello mondiale.

Lo abbiamo incontrato reduce dalla Milano Fashion Week dove gli hanno consegnato una targa prestigiosa per il lavoro svolto in questa prestigiosa kermesse. In questa esclusiva intervista ci racconta la sua esperienza indimenticabile.

Come definiresti questa edizione della Milano Fashion Week?

E’ stata meravigliosa. Viverla in prima persona è stato emozionante. Mentre la vivevo non mi sembrava ancora vero di essere lì presente nelle vesti di direttore artistico e performer. C’è stato una preparazione accurata durata un mese. Sono stato in contatto con il maestro Terranova che si occupa di Alta Moda. Durante il mese di preparazione ho fatto diverse prove di make up che avrei realizzato. Ho realizzato un make up anni 90 rivisitato dal segno più pulito. Le ragazze hanno lavorato a stretto contatto con gli stilisti e i parrucchieri. Abbiamo ricevuto tanti complimenti di come le ragazze sono state precise e tempestive nel preparare le modelle. Si è instaurato un bell’ambiente lavorativo disteso e allegro, quasi familiare. In quelle situazioni in cui c’è molta tensione, un ambiente lavorativo di questo genere fa tantissimo. Questo mi ha tanto colpito in questa esperienza.

Mi hanno anche consegnato una targa che non mi aspettavo. Anche l’esperienza da performer è stata emozionante e molto forte perché sono stato al tempo stesso make up artist di me stesso e performer nella sfilata di Philipp Plein, l’evento più atteso della Fashion Week di quest’anno. La sfilata ha visto la partecipazione di personaggi illustri nel campo della moda e dello show business provenienti da tutto il mondo. Sono orgoglioso di aver partecipato ed essere stato invitato da Giorgio Madia, regista e coreografo che già mi conosceva come danzatore.

Quanto ti ha fatto crescere artisticamente e umanamente questa esperienza?

Professionalmente sono abituato a partecipare a questi eventi. Ogni evento è fonte di arricchimento e ispirazione per il futuro. Ti fa acquisire nuove competenze. Il lavoro del make up artist è una continua ricerca, sperimentazione e crescita che io trasmetto sempre ai ragazzi che lavorano con me.  Raccomando sempre loro di essere presenti in quello che si fa senza dare nulla per scontato.

Qualche imput creativo che hai appreso?

Tantissimi soprattutto nell’evento di Philipp Plein di cui farò tesoro per il prossimo anno accademico della Sem di Pescara in cui insegno. Ho avuto modo di confrontarmi con gli altri make up artist. Io sono sempre disponibile al confronto e al dialogo. Il proprio stile lo si crea grazie alla sperimentazione e alla ricerca che non devono mancare mai. Non bisogna attenersi solo alle regole e alla tecnica.

Quali competenze deve possedere un make up artist per partecipare ad eventi come la Milano Fashion Week?

Bisogna essere tempestivi, avere problem solving e saper mediare

Quanto conta il lavoro di squadra?

Fa tantissimo. Contare su una squadra compatta e coesa fa tanto perché se si affronta il tutto con energie positive si raggiungono i risultati desiderati. Aiuta tanto soprattutto nelle situazioni di stress e  per gestire i numerosi imprevisti che possono sorgere. Non ci devono essere invidie e competizioni stupide.

Cosa fai per gestire lo stress in eventi del genere?

Essere costantemente col sorriso. Accettare le situazioni così come vengono. Riuscire a mantenere il controllo dell’ansia. Quando la situazione è stressante bisogna calmarsi e trasmettere questa calma agli altri perché essa è contagiosa. Grazie all’esperienza acquisita nel corso degli anni oggi riesco a gestire l’ansia che prima mi faceva stare male.

Un ricordo legato a questa esperienza che vuoi condividere con noi?

L’affluenza delle persone è stata pazzesca. Conoscere persone del mondo dello spettacolo è stato arricchente umanamente. Amo il confronto con gli artisti. Mi piace conoscere stili di vita diversi dal mio. Mi permette di migliorami e crescere.

 La Fashion Week era a Milano e tu hai trascorso un periodo della tua vita in questa città, c’è qualcosa che ti manca?

La professionalità artistica e la sensibilità. A Milano ho fatto un percorso di danza che mi ha fatto crescere tanto e mi manca tanto quel periodo in cui ero immerso in uno stato di quiete ispiratorio.  Mi manca il confronto che una città come Milano ti consente di fare.

Quali consigli daresti ad un make up artist che vuole partecipare alla prossima edizione della Milano Fashion Week?

Di essere pronto a tutto. Non smettere mai di mettersi in gioco. Avere una mentalità aperta. La rigidità non porta da nessuna parte. Il rigore va calibrato.  Essere veloce e tempestivo nel soddisfare le esigenze delle modelle e dei stilisti per i quali si lavora. Consiglio di non sottovalutarsi mai. Bisogna attuare un lavoro continuo sulla propria autostima. Non bisogna buttarsi mai giù.

Progetti futuri?

Diversi. Vi consiglio di seguirmi su Instagram. Ci sono in programmazione eventi importanti in cui parteciperò come direttore artistico. Vi anticipo che sarò presente all’Oscar della Moda che si terrà a Milano a Dicembre. Si stanno anche consolidando delle importanti collaborazioni all’estero.

Mariangela Cutrone

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