Il diabete diventa sempre più giovane

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Cause: cattive abitudini alimentari e sedentarietà 

Le vere armi prevenzione e comunicazione

Di  Riccardo Guglielmi

Una vera epidemia si sta diffondendo nel III millennio. La prevalenza di diabete nel mondo è in costante aumento. Entro il 2035 sono previsti oltre 592 milioni di diabetici. Diabete significa malattie cardiovascolari e di conseguenza minore aspettativa per quantità e qualità di vita. Il dissesto glicemico nell’organismo induce a parlare di “malattia diabetica”, in considerazione del fatto che numerosi eventi si possano verificare anche alla presenza di alterazioni del profilo glicemico apparentemente minime. Curare questa malattia significa non fermarsi al semplice controllo della glicemia ma agire sullo stile di vita e sulle patologie associate, ipertensione, dislipidemia e al fumo. Il diabete alimentare, quello di tipo 2, sta aumentando nei giovani. L’involuzione antropologica degli ultimi cinquanta anni sta producendo aumento del tasso di obesità infantile. L’inattività fisica produce lo squilibrio del metabolismo degli zuccheri e dei grassi. Obesità e sedentarietà diventano gli incursori che sfondano le linee di difesa del nostro organismo e producono patologie vascolari e degenerative che diventeranno alleati, sempre più pericolosi, del diabete. Esistono tanti buoni farmaci ma se non s’interviene con progetti di prevenzione primaria che prevedano, sin dalla prima infanzia in famiglia e a scuola, quella maggiore informazione utile a implementare stili di vita corretti, la guerra contro l’invasione della malattia diabetica nel III millennio sarà persa.

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